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Valentina R., lawyer
Il testo in lingua italiana è il solo disponibile e facente fede.
Articolo 6, paragrafo 1, lettera b) NON OPPOSIZIONE data: 17/06/2022
In formato elettronico sul sito EUR-Lex, al documento n.32022M10624
Bruxelles, 17.6.2022 C(2022) 4282 final
Nella versione pubblicata di questa decisione sono state omesse alcune informazioni ai sensi dell'art. 17(2) del Regolamento del Consiglio (CE) N. 139/2004 riguardante la non divulgazione di segreti professionali ed altre informazioni riservate. Le omissioni sono dunque cosi' evidenziate [...]. Laddove possibile, l'informazione omessa é stata sostituita dall'indicazione di una scala di valori o da una indicazione generale.
Enel X S.r.l.
Viale Tor di Quinto 45/47
00191 Roma
Italia
Intesa Sanpaolo S.p.A.
Piazza San Carlo 156
10121 Torino
Italia
1Decisione ai sensi dell'articolo 6, paragrafo 1, lettera b), del regolamento n. 139/2004e
2dell'articolo 57 dell'accordo sullo Spazio economico europeo.
1GU L 24 del 29.1.2004, pag. 1 (il "Regolamento sulle Concentrazioni"). Con effetto dal 1º dicembre 2009, il trattato sul funzionamento dell'Unione europea ("TFUE") ha introdotto alcune modifiche, quali la sostituzione di "Comunità" con "Unione" e di "mercato comune" con "mercato interno". Nella presente decisione viene utilizzata la terminologia del TFUE.
2GU L 1 del 3.1.1994, pag. 3 ("Accordo SEE").
Commissione europea, DG COMP MERGER REGISTRY, 1049 Bruxelles, BELGIQUE Europea Commissie, DG COMP MERGER REGISTRY, 1049 Brussel, Bruxelles
Tel.: + 32 229-91111. Fax: + 32 229-64301. E-mail: COMP-MERGER-REGISTRY@ec.europa.eu
Gentili Signore, Egregi Signori,
(1) In data 10 maggio 2022 è pervenuta alla Commissione europea la notifica di un progetto di concentrazione in conformità all’articolo 4 del Regolamento sulle Concentrazioni. Con tale operazione, Enel X S.r.l. (“Enel X”) e Intesa Sanpaolo S.p.A. (“Intesa”) acquisiranno, ai sensi dell’articolo 3, paragrafo 1, lettera b), e dell’articolo 3, paragrafo 4, del Regolamento sulle Concentrazioni, il controllo comune di Mooney Group S.p.A. (“Mooney”), PayTipper S.p.A., CityPoste Payment S.p.A., Enel X Financial Services S.r.l. e Junia Insurance S.r.l. (l’“Operazione”).Enel X e Intesa, di seguito, sono denominate “Parti Notificanti” o “Parti”.
(2) Enel X è una società interamente controllata da Enel S.p.A., società capogruppo dell’omonimo gruppo energetico italiano attivo direttamente o indirettamente in quarantotto paesi nel settore della generazione, del trading, della distribuzione, nonché della fornitura di energia elettrica e gas naturale (“Gruppo Enel”). Enel X detiene il controllo delle società del Gruppo Enel operanti in Italia nel settore dei servizi di pagamento, in particolare, con un focus specifico sullo sviluppo delle soluzioni digitali di pagamento e delle carte prepagate. La business unit di Enel X dedicata ai servizi finanziari è composta dalle seguenti quattro società controllate da Enel X (congiuntamente, il “Compendio”):
(i) PayTipper S.p.A. (“PayTipper”), un istituto di pagamento il cui business principale è la fornitura di servizi di pagamento utenze, canoni e tributi, soprattutto per il pagamento di bollettini postali, avvisi di pagamento quali RAV e MAV,ricarica di carte prepagate e telefoniche, nonché della fornitura di conti di pagamento associati alle carte prepagate;
(ii) CityPoste Payment S.p.A. (“CPP”), un istituto di pagamento sottoposto alla vigilanza di Banca d’Italia, acquisito interamente nel 2021 da Enel X. Anche CPP offre nei punti vendita convenzionati (circa […]) e via app/home banking servizi di pagamento di utenze, canoni e tributi. In particolare bollettini postali, MAV/RAV, avvisi di pagamento PagoPA,F24,nonché la possibilità di effettuare ricariche di carte prepagate e telefoniche;
3Pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea n. C 201 del 18.5.2022, pag. 90.
4RAV (Ruolo Mediante Avviso) è un bollettino precompilato usato principalmente per il pagamento di somme iscritte a ruolo (quali, ad esempio, tasse, tributi, sanzioni amministrative dovute all’Agenzia delle Entrate, all’Inps o alla Pubblica Amministrazione).
5MAV (Pagamento Mediante Avviso) è un avviso di pagamento/bollettino che può essere pagato tramite vari canali, tra cui, principalmente, il circuito bancario o postale (Formulario di Notifica “Form CO”, paragrafo 156).
6PagoPA è una nuova piattaforma di pagamenti digitali, istituita dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID), per eseguire, tramite i fornitori di servizi di pagamento (payment service providers o “PSP”), i pagamenti verso la Pubblica Amministrazione (e verso altri soggetti qualificati, quali le società a controllo pubblico e i fornitori di public utilities tra cui il Gruppo Enel e Tim) in modalità standardizzata (Form CO, paragrafi 157 e seguenti).
7Il modello F24 deve essere utilizzato da tutti i contribuenti, titolari e non titolari di Partita IVA, per il versamento di tributi, contributi, e premi.
(iii) Enel X Financial Services S.r.l. (“Enel X FS”), un istituto di moneta elettronica costituito da Enel X nel 2018 e operativo a partire dal 2019. La società è titolare dell’App Enel X Pay, tramite la quale fornisce servizi di pagamento per bollettini postali, MAV/ RAV, e ricariche telefoniche. Inoltre, Enel X FS è presente come fornitore di servizi di pagamento sulla piattaforma PagoPA, sulla quale è abilitato ad effettuare transazioni;
(iv) Junia Insurance S.r.l. (“Junia”), società attualmente inattiva e che non genera alcun fatturato ma che è dotata della licenza per operare come agente/intermediario assicurativo.
(3) Intesa è la società capogruppo dell’omonimo gruppo bancario italiano, attivo in tutta Italia, oltre ad essere presente in Europa centrale ed orientale, in Medio Oriente e in Nord Africa. Intesa prenderà parte alla concentrazione per il tramite della propria controllata totalitaria Banca 5 S.p.A. (“Banca 5”). Banca 5 è attiva nell’offerta ai consumatori, tramite tabaccherie convenzionate, di servizi di pagamento aventi principalmente ad oggetto bollettini postali, F24, MAV/RAV/nonché ricariche telefoniche e di carte prepagate. Attualmente, Banca 5 offre inoltre prodotti bancari agli esercizi commerciali convenzionati (ad esempio, finanziamenti, fidi e servizi di processing).
(4) Mooney è una holding a capo di un gruppo societario che opera esclusivamente in Italia nel settore dei servizi di pagamento erogati attraverso gli esercenti convenzionati, nonché online per il tramite di proprie piattaforme digitali. Tramite Mooney, è possibile procedere al saldo di utenze, canoni, multe, tasse e tributi tramite strumenti di pagamento, quali bollettini postali, bollettini bancari (per esempio, MAV, e RAV, e bollettino freccia) e deleghe F24. Mooney consente il pagamento delle utenze emesse (o dei canoni applicati) dai principali fornitori di gas ed energia elettrica, nonché dai fornitori di servizi internet e delle telecomunicazioni. Mooney è inoltre abilitata ad eseguire transazioni attraverso la piattaforma PagoPA. Mooney è attualmente controllata da Schumann Investments S.A. (“Schumann”), società a sua volta indirettamente controllata da CVC Capital Partners SICAV-FIS S.A.
(5) L’Operazione consiste nell’acquisizione del controllo congiunto su Mooney da parte del Gruppo Enel (per il tramite di Enel X) e di Intesa (per il tramite di Banca 5) e nel contestuale cambiamento della qualità del controllo sul Compendio da esclusivo (in capo ad Enel X) a congiunto (in capo ad Enel X e ad Intesa, per il tramite della joint venture paritetica Mooney). Pertanto, a esito della concentrazione, Enel X e Intesa eserciteranno il controllo congiunto su Mooney e sul Compendio.
(6) L’Operazione si articola in due diverse operazioni, tra loro strettamente connesse da un punto di vista giuridico ed economico:
(i) per effetto della prima operazione – regolata dallo Share Purchase and Transfer Agreement stipulato tra Enel X, Banca 5 e Schumann il 23 dicembre 2021 (“SPA”) – Enel X acquisirà il 50% delle azioni di Mooney, mentre Banca 5 (la quale possiede già una partecipazione di minoranza del 30% in Mooney), acquisirà il restante 20%. All’esito di questa operazione (“Fase 1”), Enel X e Intesa deterranno entrambe una partecipazione indiretta in Mooney pari al 50% ed eserciteranno il controllo congiunto su Mooney;
(ii) per effetto della seconda operazione – regolata da un apposito accordo quadro stipulato tra Enel X, Banca 5 e le rispettive controllanti (“Accordo Quadro”) – Enel X venderà a Mooney l’intero capitale sociale delle società del Compendio (“Fase 2”). Pertanto, a esito della Fase 2, Enel X e Intesa eserciteranno il controllo congiunto sulle società del Compendio per il tramite di Mooney.
(7) La Commissione ritiene che la Fase 1 e la Fase 2 vadano considerate “di natura unitaria” e trattate come un’unica concentrazione, ai sensi del paragrafo 38 et seq. della Comunicazione consolidata della Commissione sui criteri di competenza giurisdizionale, considerato che il controllo di Mooney e delle società del Compendio verrà acquisito dalle medesime società (Enel X e Intesa) e che entrambe le fasi sono collegate de iure e de facto. L’interrelazione economica e giuridica tra le due operazioni è resa evidente dalle seguenti circostanze: (i) l’intenzione di Enel X e Intesa, in forza dell’Accordo Quadro, è quella di costituire una joint venture – formata sia da Mooney che dalle società del Compendio – attiva nel settore dei pagamenti; (ii) entrambe le fasi sono governate in via unitaria dal medesimo contratto (l’Accordo Quadro), concluso lo stesso giorno dello SPA della Fase 1 e che è già inclusivo, nella forma di allegato, dei termini contrattuali convenuti per il contratto di acquisto di azioni della Fase 2; e (iii) l’Accordo Quadro contempla l’obbligo per le Parti di far sì che Mooney […].
(8) Il fatturato totale realizzato a livello mondiale dalle imprese interessate è superiore a 5 000 milioni di euro (Gruppo Enel: EUR 88.006 milioni; Intesa: EUR 36.387 milioni; Mooney: EUR [100-500] milioni). Ciascuna di esse ha un fatturato a livello europeo superiore a 250 milioni di EUR (Gruppo Enel: EUR [50.000-100.000] milioni; Intesa: [20.000-50.000] milioni; Mooney: EUR [100-500] milioni). Nel 2021, Intesa e Mooney hanno realizzato in Italia più dei due terzi del proprio fatturato europeo. Al contrario, il Gruppo Enel non ha realizzato in Italia più di due terzi del proprio fatturato europeo nel 2021.
(9) L’Operazione ha dimensione europea, ai sensi dell’articolo 1, paragrafo 2, del Regolamento sulle Concentrazioni.
(10) L’Operazione determina una sovrapposizione orizzontale dell’attività delle Parti nei seguenti mercati rilevanti: servizi di pagamento di utenze, canoni e tributi,
9Fatturato calcolato a norma dell’articolo 5 del Regolamento sulle Concentrazioni.
servizi di ricarica telefonica, emissione di carte di debito (limitatamente a carte prepagate), servizi di ricarica di carte di pagamento prepagate, servizi di retail merchant acquiring e servizi di fornitura e gestione di POS. La presenza delle Parti sui mercati rilevanti in cui le loro attività si sovrappongono è limitata. In nessuno di tali mercati, la sovrapposizione orizzontale tra le attività delle Parti darebbe luogo a mercati interessati.
(11) L’Operazione darebbe luogo a mercati interessati soltanto qualora, con riferimento al mercato dei servizi di pagamento di utenze, canoni e tributi, i seguenti segmenti fossero definiti come distinti mercati del prodotto: (i) servizi di pagamento in Italia per utenze, canoni e tributi, segmento offline; (ii) servizi di pagamento in Italia per utenze, canoni e tributi via addebiti preautorizzati (SDD); e (iii) servizi di pagamento in Italia per utenze, canoni e tributi tramite la piattaforma “PagoPA”.
(12) La Commissione ha identificato nella sua prassi decisionale i servizi di pagamento concernenti il pagamento elettronico di tasse, bollette, canoni, e tributi vari, lasciando aperta la questione se tali servizi costituiscano un mercato rilevante distinto. Nell’ambito dei servizi di pagamento agli utenti finali, la Commissione ha identificato diverse tipologie di operazioni cashless, tra cui addebiti diretti, trasferimenti di denaro, con carta e pagamenti mobile. Inoltre, la Commissione ha identificato il mercato dei servizi account-to-account senza precisare se questi servizi facciano parte di un più ampio mercato dei servizi per il pagamento di fatture e lasciando aperta una possibile segmentazione sulla base della tipologia di operazione (B2B, C2B o C2C), ovvero delle modalità di pagamento (addebito diretto, bollettini di pagamento, pagamenti da conto a conto e soluzioni di pagamento mobile).
(13) La prassi decisionale dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha identificato un unico mercato dei servizi di pagamento, comprendente i servizi di pagamento del bollo auto, delle multe, delle utenze domestiche, nonché i servizi di pagamento tramite i MAV/RAV e, più in generale, i pagamenti verso la Pubblica Amministrazione anche attraverso il sistema PagoPA, lasciando aperta la questione di una possibile suddivisione di tale mercato a seconda della modalità di pagamento e dell’operatività offline/online.
(14) Nel mercato italiano dei servizi di pagamento di utenze, canoni e tributi, la quota di mercato aggregata delle Parti sarebbe pari al [10-20]% nel 2021, in base al valore delle transazioni. L’incremento apportato dall’Operazione sarebbe minimo, considerato che Intesa detiene una quota di mercato pari al [10-20]%, mentre il Compendio e Mooney detengono, ciascuno, una quota di mercato inferiore allo [0-5]%%.
(15) Le Parti Notificanti ritengono che il mercato dei servizi di pagamento di utenze, canoni e tributi, offerti a consumatori e micro-imprese, costituisca un mercato rilevante distinto, e ritengono che ulteriori segmentazioni non siano necessarie.
(16) Secondo l’indagine di mercato svolta dalla Commissione, la maggior parte dei concorrenti e dei clienti ha indicato di non ritenere che i servizi di pagamento di utenze, canoni e tributi costituiscano diversi mercati distinti e che, invece, questi servizi siano parte del complessivo mercato dei servizi di pagamento. Per quanto riguarda una possibile, ulteriore segmentazione dei servizi di pagamento di utenze, canoni e tributi, la maggioranza dei concorrenti non ha ritenuto necessario individuare segmenti separati per i canali B2B, C2B e C2C, per i canali online e offline, o per le diverse modalità di pagamento di utenze, canoni e tributi (addebiti diretti preautorizzati (SDD), bollettini postali, pagamenti tramite il circuito CBILL, MAV/RAV, deleghe F24, PagoPA e bonifici su conto corrente). La maggior parte dei clienti consultati si sono detti d’accordo sul fatto che non sia necessario individuare segmenti separati per i canali online e offline, in base al canale (B2B/B2C/C2C) o in base alla modalità di pagamento. In generale, i concorrenti e i clienti consultati durante l’indagine di mercato non hanno individuato particolari limitazioni con riferimento a specifiche modalità di pagamento. Infine, la quasi totalità dei concorrenti ha dichiarato di essere attiva in molte delle modalità di pagamento utilizzate.
(17) Per quanto riguarda la delimitazione geografica dei mercati interessati, sia la Commissione che la AGCM hanno considerato che tali mercati avessero dimensione nazionale. Le Parti Notificanti ritengono che il mercato dei servizi di pagamento di utenze, canoni e tributi abbia dimensione quantomeno nazionale. La maggioranza dei concorrenti e dei clienti consultati durante l’indagine di mercato ha indicato che la dimensione geografica del mercato dei pagamenti di utenze, canoni e tributi debba considerarsi nazionale.
(19) Con riferimento all’ipotetico mercato dei servizi di pagamento in Italia per utenze, canoni e tributi, segmento offline, la quota di mercato aggregata delle Parti sarebbe leggermente al di sopra del 20% e, nello specifico [20-30]%, con Mooney detentrice del [10-20]% e un incremento del [0-5]% e del [0-5]% apportato, rispettivamente, da Intesa ed Enel X. Nonostante sia palese che la quota aggregata delle Parti in tale ipotetico mercato non diverrebbe significativa a seguito dell’Operazione, si nota ulteriormente che resterebbero altri concorrenti attivi in esso con quote di mercato sufficientemente elevate, come, ad esempio, Poste Italiane ([30-40]%). La Tabella 1 di seguito mostra il quadro completo in termini di quote di mercato nell’ipotetico mercato dei servizi di pagamento in Italia per utenze, canoni e tributi, segmento offline.
27Si prega di notare che la mancata perfetta corrispondenza tra le quote individuali di Intesa, Enel X e Mooney, da un lato, e la loro quota aggregata, dall’altro lato, è dovuta ad arrotondamenti dei numeri decimali.
(23) Relativamente all’ipotetico mercato italiano dei servizi di pagamento per utenze, canoni e tributi, segmento SDD, le Parti Notificanti osservano che la loro quota di mercato aggregata non rappresenterebbe di per sé un indice di rischio, in particolare considerando che solo Intesa risulta effettivamente attiva in tale area. Inoltre, le Parti osservano che numerosi e qualificati concorrenti rimarranno attivi in tale mercato a seguito dell’Operazione e, pertanto, le Parti continueranno ad essere soggette ad una sufficiente pressione competitiva.
(24) Riguardo all’ipotetico mercato italiano dei servizi di pagamento per utenze, canoni e tributi, tramite piattaforma PagoPA, le Parti Notificanti sottolineano che la piattaforma PagoPA è una piattaforma di recente introduzione e che le Parti sono state tra i primi PSP a concludere contratti con le prime pubbliche amministrazioni aderenti alla piattaforma per la fornitura di servizi di pagamento; di conseguenza, data la progressiva adesione di ulteriori pubbliche amministrazioni alla piattaforma PagoPA, il volume complessivo delle transazioni effettuate a mezzo di detta piattaforma è in progressiva espansione, così come il numero dei PSP che possono fornire servizi di pagamento a mezzo di tale piattaforma. Le Parti, inoltre, evidenziano che l’accesso a tale piattaforma per i PSP è semplice, veloce e non implica l’ottenimento di previe autorizzazioni specifiche o investimenti particolarmente elevati. Pertanto, non solo la complessiva dimensione di questo ipotetico mercato è in crescita, ma è ugualmente in aumento il numero di PSP che potrebbero esercitare pressione competitiva sulle Parti in detto mercato.
(25) Per quanto attiene all’ipotetico mercato dei servizi di pagamento per utenze, canoni e tributi, segmento offline, la Commissione osserva, in primo luogo, che l’evidenza che emerge dall’indagine di mercato suggerisce che non vi sia la necessità di identificare un mercato separato per il segmento offline rispetto al segmento online. In particolare, la grande maggioranza dei clienti e dei concorrenti che hanno risposto all’indagine di mercato ha indicato di non ritenere giustificata l’identificazione di mercati distinti a seconda dei canali offline e online. Un concorrente, a tal proposito, ha menzionato che i principali concorrenti attivi nel segmento offline sono attivi ugualmente nel segmento online e che non ci sono differenze tali da rendere necessarie segmentazioni.
(26) Anche laddove il segmento offline venisse considerato quale mercato separato, la Commissione osserva che, in ogni caso, la quota aggregata delle Parti in tale ipotetico mercato sarebbe al di sotto dei livelli potenzialmente problematici di cui agli Orientamenti relativi alla valutazione delle concentrazioni orizzontali, in base ai quali una quota aggregata non superiore al 25% consente di ritenere una concentrazione compatibile con il mercato interno. Nel caso di specie, non solo la quota aggregata delle Parti sarebbe appena al di sopra del 20% (i.e., [20-30]%), ma l’incremento apportato dall’Operazione non risulta essere significativo, considerato che Intesa apporterebbe il [0-5]% ed Enel X il [0-5]%. Data, inoltre, la presenza di numerose alternative nel mercato, alcune con quote di mercato piuttosto significative, come Poste Italiane ([30-40]%), altre con quote di mercato più moderate ma ugualmente di rilievo, come LIS ([10-20]%), la Commissione ritiene che i clienti abbiano sufficienti possibilità di cambiare PSP. Infine, i risultati dell’indagine di mercato non suggeriscono che sussista alcun rischio anticoncorrenziale con riferimento agli effetti dell’Operazione sull’ipotetico mercato dei servizi di pagamento per utenze, canoni e tributi, segmento offline.
(27) Per quanto attiene all’ipotetico mercato dei servizi di pagamento per utenze, canoni e tributi, segmento SDD, la Commissione osserva, in primo luogo, che l’evidenza che emerge dall’indagine di mercato suggerisce che non vi sia la necessità di identificare un mercato separato a seconda della modalità di pagamento utilizzata. In particolare, la grande maggioranza dei clienti e dei concorrenti che hanno risposto all’indagine di mercato ha indicato di non ritenere giustificata l’identificazione di mercati distinti a seconda delle modalità di pagamento. Un concorrente, a tal proposito, ha sottolineato che vi sia un altissimo livello di sostituibilità tra modalità di pagamento, tanto sotto il profilo dell’offerta, quanto sotto il profilo della domanda.
(28) Anche laddove il segmento SDD venisse considerato quale mercato separato, la Commissione osserva che, in ogni caso, la quota aggregata delle Parti sarebbe al di sotto dei livelli potenzialmente problematici di cui agli Orientamenti relativi alla valutazione delle concentrazioni orizzontali, in base ai quali una quota aggregata non superiore al 25% consente di ritenere una concentrazione compatibile con il mercato interno. Nel caso di specie, non solo la quota aggregata delle Parti sarebbe appena al di sopra del 20% (i.e., [20-30]%), ma l’incremento apportato dall’Operazione risulta essere minimo, quasi prossimo allo zero, considerato che Enel X e Mooney apporterebbero meno dello [0-5%] (ciascuna). Data, inoltre, la presenza di numerose alternative nel mercato, con quote di mercato di rilievo, quali ICCREA ([10-20]%), Poste Italiane ([10-20%]), o Unicredit ([5-10%]), la Commissione ritiene che i clienti abbiano sufficienti possibilità di cambiare PSP. Infine, i risultati dell’indagine di mercato non suggeriscono alcun rischio anticoncorrenziale con riferimento agli effetti dell’Operazione sull’ipotetico mercato dei servizi di pagamento per utenze, canoni e tributi, segmento SDD.
(29) Con riferimento all’ipotetico mercato dei servizi di pagamento per utenze, canoni e tributi, tramite la piattaforma PagoPA, come sopra menzionato, la Commissione osserva che la grande maggioranza dei clienti e dei concorrenti che hanno risposto all’indagine di mercato ha indicato di non ritenere giustificata l’identificazione di
38Orientamenti relativi alla valutazione delle concentrazioni orizzontali, paragrafo 18.
39Orientamenti relativi alla valutazione delle concentrazioni orizzontali, paragrafo 31.
40Questionario 1, quesito n. 5 e Questionario 2, quesito n. 5.
41Questionario 1, quesito n. 5.
42Orientamenti relativi alla valutazione delle concentrazioni orizzontali, paragrafo 18.
43Orientamenti relativi alla valutazione delle concentrazioni orizzontali, paragrafo 31.
(30) Alla luce di quanto sopra, la Commissione ritiene che l’Operazione non sollevi seri dubbi di compatibilità con il mercato interno con riferimento ai seguenti mercati: servizi di ricarica telefonica; emissione di carte di debito (limitatamente alle carte prepagate); servizi di ricarica di carte di pagamento prepagate; servizi di retail merchant acquiring; e servizi di fornitura e gestione di POS. La Commissione ritiene, inoltre, che l’Operazione non sollevi seri dubbi di compatibilità con il mercato interno neppure con riferimento al mercato dei servizi di pagamento di utenze, canoni, e tributi, anche laddove si ritenessero sussistere distinti mercati, allo stato ipotetici, a seconda della tipologia di operazione (B2B, C2B, C2C), dei canali online e offline, e delle modalità di pagamento.
44Questionario 1, quesito n. 5 e Questionario 2, quesito n. 5. Questionario 1, quesiti n. 10-11. Questionario 1, quesiti 13-14. Questionario 1, quesito 15. Orientamenti relativi alla valutazione delle concentrazioni orizzontali, paragrafo 31. Questionario 2, quesito 19.
5. CONCLUSIONE
(31) Per le ragioni di cui sopra, la Commissione europea ha deciso di non opporsi all’operazione notificata e di dichiararla compatibile con il mercato interno e con l’Accordo SEE. La presente decisione è adottata in applicazione dell’articolo 6, paragrafo 1, lettera b), del Regolamento sulle Concentrazioni e dell’articolo 57 dell’Accordo SEE.
Per la Commissione
(Firma) Margrethe VESTAGER Vicepresidente esecutivo
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