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Valentina R., lawyer
Il testo in lingua italiana Ë il solo disponibile e facente fede.
Articolo 9 (3) data: 23/10/2003
Bruxelles, 23.10.2003 C(2003)4002
Nella versione pubblicata di questa decisione sono state omesse alcune informazioni ai sensi dell'art. 17(2) del Regolamento del Consiglio (CEE) N. 4064/89 riguardante la non divulgazione di segreti professionali ed altre informazioni riservate. Le omissioni sono dunque cosi' evidenziate [...]. Laddove possibile, l'informazione omessa È stata sostituita dall'indicazione di una scala di valori o da una indicazione generale.
di
rinviare il caso
No COMP/M.3248ñBAT/ETI
alle autorit‡ nazionali competenti della Repubblica Italiana
a sensi dellíarticolo 9 del Regolamento del Consiglio (CEE) No 4064/89
La Commissione delle Comunit‡ Europee,
Visto il Trattato che stabilisce la Comunit‡ Economica Europea,
Visto il Regolamento del Consiglio (CEE) n. 4064/89 del 21 dicembre 1989 modificato da ultimo dal Regolamento (CE) n. 1310/97, relativo al controllo delle concentrazioni tra imprese, e in particolare, líarticolo 9, paragrafo 3,
Vista la notifica del 15 settembre 2003, presentata dallíimpresa British American Tobacco, ai sensi dellíarticolo 4 del detto Regolamento del Consiglio,
Vista la richiesta ricevuta da parte dellíautorit‡ nazionale competente della Repubblica italiana il giorno 13 ottobre 2003,
CONSIDERANDO:
1 GU L 395 del 30.12.1989, pag. 1; versione rettificata: GU L 257 del 21.9.1990, pag. 13.
2 GU L 180 del 9.7.1997, pag. 1; versione rettificata: GU L 40 del 13.2.1998, pag. 17.
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1.1. Il 15.09.2003 British American Tobacco plc (di seguito BAT) ha notificato alla Commissione una concentrazione in virt˘ della quale BAT, attraverso la controllata Britannica Italiana Tabacchi S.p.A., intende acquisire il controllo dellíEnte Tabacchi Italiani S.p.A. (di seguito ETI).
2.2. LíAutorit‡ Italiana, líAutorit‡ Garante della Concorrenza e del Mercato (di seguito AGCM) ha ricevuto una copia della notifica il 22 settembre 2003.
3.3. Dopo esser stata informata dalla Commissione che, a seguito dellíindagine preliminare effettuata, líoperazione presentava dei seri dubbi circa la sua compatibilit‡ con il mercato comune, il 7 ottobre 2003 BAT ha proposto una serie di impegni per risolvere i possibili problemi concorrenziali nei mercati italiani delle sigarette [Ö].
4.4. Con lettera del 13 ottobre 2003, líAGCM ha richiesto il rinvio dellíoperazione in applicazione dellíarticolo 9(2)(a) del Regolamento Concentrazioni, per valutare la compatibilit‡ di tale operazione con la normativa nazionale (la ìrichiesta italianaî). LíAGCM considera che tale operazione possa creare o rafforzare una posizione dominante nei mercati delle sigarette, dei sigari e del tabacco sfuso per effetto della quale la concorrenza in Italia verrebbe sensibilmente ridotta.
5.5. La parte notificante Ë stata informata il 14 ottobre 2003 della richiesta di rinvio presentata dallíAGCM.
6.6. BAT produce e vende a livello mondiale sigarette ed altri prodotti a base di tabacco. ETI Ë una societ‡ pubblica operativa nel settore della produzione, nella commercializzazione e nella vendita di prodotti a base di tabacco in Italia, mentre la sua controllata, EtÏnera S.p.A. (di seguito EtÏnera), distribuisce tali prodotti in Italia.
7.7. La presente operazione Ë líultima tappa del processo di privatizzazione di ETI da parte del Governo Italiano. Il 16 luglio 2003 BAT, unitamente a due partner commerciali, Axiter S.p.A. e FB Group S.r.l., È stato selezionata come migliore offerente per líacquisizione dellíETI, tramite la controllata Britannica Italiana Tabacchi S.p.A. Il ruolo di Axiter e FB È quello di fornire a BAT un punto di vista sul mercato e di assicurare una presenza italiana nel gruppo offerente. Tuttavia, nessuna di queste due imprese eserciter‡ un controllo congiunto su ETI, direttamente o indirettamente.
33 ETI Ë stato creato nel 1999 come ente pubblico economico per gestire le attivit‡ commerciali relative al tabacco dellíAzienda Autonoma dei Monopoli di Stato (AAMS); nel 2000 Ë stato quindi trasformato in una societ‡ per azioni.
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8.8. Dal momento che per effetto di tale operazione BAT acquisir‡ il controllo esclusivo di ETI, essa costituisce una concentrazione ai sensi dellíarticolo 3(1)b del regolamento concentrazioni.
9.9. Le imprese interessate hanno un fatturato complessivo superiore a 5.000 milioni di EURO (BAT, 16.850 milioni di EURO; ETI, 676 milioni di EURO). Ciascuna di esse ha un fatturato a livello Comunitario superiore ai 250 milioni di EURO (BAT, [2000-2500] milioni di EURO; ETI, [500-1000] milioni di EURO), ma BAT non realizza pi˘ di due terzi del proprio fatturato comunitario allíinterno di uno stesso Stato membro. Pertanto, líoperazione notificata ha dimensione comunitaria. Líoperazione non rientra invece nellíambito della cooperazione ai sensi dellíAccordo EEA.
10.10. Come si Ë detto in precedenza, líAGCM ha richiesto, in base allíarticolo 9(2)(a) del regolamento concentrazioni, di ottenere il rinvio dellíoperazione notificata in considerazione del fatto che essa potrebbe creare o rafforzare una posizione dominante per effetto della quale la concorrenza verrebbe sensibilmente ridotta allíinterno di un mercato di uno Stato membro, che presenta le caratteristiche di un mercato distinto.
11.11. In base allíArticolo 9(3) del regolamento concentrazioni, la Commissione Ë tenuta a verificare, in base al mercato dei prodotti o servizi in questione ed al mercato geografico di riferimento, se esista un mercato distinto allíinterno dello Stato membro richiedente, nonchÈ se líoperazione oggetto della richiesta di rinvio sollevi dei problemi di concorrenza. La Commissione ha dunque la possibilit‡ di valutare essa stessa líoperazione, ovvero di rinviarla in parte o integralmente alle competenti Autorit‡ dello Stato membro interessato ai fini dellíapplicazione della normativa nazionale.
12.12. Nella richiesta di rinvio alla Commissione, líAGCM ritiene che i mercati rilevanti per la valutazione della presente operazione siano: (A) le sigarette, (B) i sigari e (B) il tabacco da fumo.
13.13. Secondo líAGCM il mercato del prodotto puÚ corrispondere allíintero mercato delle sigarette; essa rileva tuttavia che Ë possibile procedere ad una segmentazione del mercato in base ai diversi prezzi di vendita. In Italia esistono difatti tre distinte fasce di prezzo di vendita delle sigarette: (a) fascia bassa (Ä2.00 - Ä2.50 per un pacchetto da venti sigarette); (b) fascia media (Ä2.50 - Ä2.80); e (c) fascia premium (oltre i Ä3).
14.14. Le parti sostengono invece che esiste un unico mercato di produzione delle sigarette. In effetti, in precedenti decisioni, la Commissione ha ritenuto che esista un unico mercato della produzione di sigarette.
15.15. Sebbene in tali decisioni la Commissione abbia sempre considerato un unico mercato di produzione delle sigarette, líevidenza raccolta nel corso dellíistruttoria sembra indicare che in Italia le sigarette di fascia bassa possano costituire un mercato distinto per le seguenti ragioni.
16.16. Le differenze di prezzo tra i vari segmenti sono molto consistenti (tra il 30% ed il 50%) e líindagine di mercato ha indicato che lo spostamento dei consumi avviene principalmente tra marche posizionate allíinterno dello stesso segmento di prezzo.
17.17. Le caratteristiche del mercato sono poi tali da rendere possibili relazioni competitive asimmetriche tra i diversi segmenti di prezzo. Con particolare riguardo alla fascia bassa di prezzo, la domanda sembra essenzialmente costituita da consumatori sensibili al prezzo per i quali la principale forma di approvvigionamento alternativo, in caso di un piccolo ma significativo e non transitorio aumento di prezzo, Ë rappresentata da marche che si collocano allíinterno della stessa bassa fascia di prezzo.
18.18. I volumi di vendita complessivi dei diversi segmenti di prezzo appaiono essere abbastanza stabili nel corso degli ultimi tre-cinque anni, a dimostrazione che cíË stato un limitato spostamento di consumatori tra le diverse fasce. La pi˘ significativa variazione dei volumi di vendita dei segmenti, nel senso di un aumento delle vendite di sigarette di bassa fascia, si Ë registrata quando BAT ha riposizionato il suo marchio Pall Mall nella fascia bassa dove Ë riuscita ad assicurarsi quasi il [0-10]% delle vendite.
19.19. Al riguardo, le parti hanno sostenuto che tale modifica dei volumi di vendita sarebbe indicativa dellíesistenza di un unico e pi˘ ampio mercato del prodotto. Tuttavia, ai fini della definizione del mercato del prodotto rilevante, ciÚ dimostra che una parte della domanda del segmento premium Ë disposta ad acquistare prodotti di bassa fascia ma non dimostra il contrario, vale a dire che consumatori di prodotti di bassa fascia sarebbero disposti ad acquistare prodotti di fascia alta o media pagando un prezzo pi˘ alto.
20.20. Inoltre, se il riposizionamento di un marchio premium allíinterno della fascia bassa Ë una condotta possibile da parte di altri produttori, tuttavia tale scelta Ë suscettibile di causare effetti negativi irreversibili sui profitti, sullíimmagine del marchio, etc. Di conseguenza, non Ë provato che il riposizionamento di un marchio da una fascia pi˘ alta ad una pi˘ bassa rappresenti uníoperazione commerciale cosÏ semplice ed agevole, tale da dimostrare un elevato grado di sostituibilit‡ dal lato dellíofferta.
21.21. A fronte di tali evidenze preliminari, le parti hanno presentato uno studio relativo agli spostamenti dei clienti basato su alcuni dati di mercato raccolti da BAT per
Decisioni M.1415 ñ BAT/Rothmans; M.1735 ñ Seita/Tabacalera; M.2779 ñ Imperial Tobacco/Reemtsma e M.3191 ñ Philip Morris/Papastratos.
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uso interno, i quali sembrerebbero indicare una forte concorrenza nel contesto di un unico mercato delle sigarette. Tuttavia, la documentazione presentata non puÚ essere considerata dirimente ai fini della definizione del mercato rilevante. Infatti, i dati forniti contengono unicamente indicazioni percentuali sugli spostamenti effettuati dai consumatori senza tuttavia precisare la dimensione assoluta di tali spostamenti. Inoltre tale studio si riferisce ad una semplice indagine di mercato sulle scelte effettuate dai consumatori che negli ultimi mesi hanno cambiato sigarette e non fornisce alcuna valutazione in merito alla sostituibilit‡ della domanda a fronte di variazioni di prezzo.
In ragione di quanto detto in precedenza e sulla base delle preliminari evidenze dellíindagine finora svolta, la fascia bassa potrebbe costituire un distinto mercato del prodotto. Spetta alla competente Autorit‡ italiana effettuare ulteriori indagini su questo punto.
23.Secondo le parti, esiste un unico mercato del prodotto per tutti i tipi di sigari. I sigari possono essere differenziati in base a diversi criteri, ad esempio, sulla base della dimensione e della forma, del processo di produzione (manuale o meccanico) o al tipo di tabacco utilizzato (ad esempio, cubani e altri). Le parti sostengono che nessuna di tali caratteristiche Ë sufficiente per identificare un distinto mercato del prodotto. I fumatori di sigari consumano prodotti dei diversi segmenti, scegliendo il loro sigaro in base allíora del giorno, al posto dove si trovano, allíoccasione ed al tempo a disposizione.
Nelle precedenti decisioni concernenti tali prodotti, la Commissione ha sempre lasciato aperta la definizione del mercato del prodotto. Le indagini condotte dalla Commissione non hanno fatto emergere elementi decisivi a favore di una determinata segmentazione del mercato. Ai fini del rinvio, spetta dunque alla competente Autorit‡ Italiana determinare se esiste un mercato comprendente tutti i diversi tipi di sigari o se tale mercato Ë suscettibile di essere ulteriormente suddiviso in vari segmenti.
25.Nel mercato del tabacco da fumo si distinguono generalmente due segmenti il tabacco per rollare le sigarette (ìRYO/roll-your-ownî) e il tabacco da pipa. Per quanto concerne líItalia, le parti sostengono che alcuni prodotti sono destinati ad un duplice uso e propendono, pertanto, per una definizione pi˘ ampia del mercato comprensiva sia del tabacco RYO che di quello da pipa. Inoltre, secondo le parti, sussisterebbe una forte sostituibilit‡ dal lato dellíofferta, in quanto le stesse strutture produttive sono utilizzate per produrre tanto il tabacco RYO quanto il tabacco da pipa.
Nelle precedenti decisioni la Commissione non ha avuto modo di definire esattamente il mercato del prodotto. Gli elementi finora raccolti nel corso dellíindagine sembrano indicare che il tabacco RYO e da pipa costituiscano due differenti mercati del prodotto principalmente in relazione ai differenti utilizzi e alle differenti modalit‡ di consumo. La questione relativa alla sostituibilit‡ dal lato
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dellíofferta merita ulteriori approfondimenti investigativi. Spetta allíAutorit‡ Italiana stabilire se esista un unico mercato del prodotto comprendente tanto il tabacco RYO quanto quello da pipa, o se invece questi due prodotti costituiscano distinti mercati del prodotto.
27.Per quanto concerne il mercato geografico rilevante, líAGCM ritiene che tutti i mercati interessati dallíoperazione siano nazionali. Anche le parti hanno sostenuto la medesima posizione nella loro notifica.
Le posizioni su esposte coincidono con i precedenti della Commissione. Sulla base di tali precedenti, i mercati rilevanti sono stati considerati nazionali, a causa di specifici fattori come il diverso livello della tassazione, le differenti normative per la protezione della salute pubblica e la pubblicit‡, nonchÈ in ragione della distribuzione dei prodotti che ha dimensione nazionale. I fattori su menzionati concernono tutti e tre i mercati interessati, i.e., quello della fabbricazione delle sigarette, dei sigari, e del tabacco RYO e da pipa.
Nel caso di specie, líItalia Ë il mercato geografico rilevante per le sigarette, sigari e tabacco da fumo i.e., sia tabacco RYO che tabacco da pipa.
Tali mercati presentano le caratteristiche di mercati distinti per le seguenti ragioni: (i) i prezzi dei prodotti a base di tabacco variano nei diversi paesi in quanto sono significativamente influenzati dai diversi regimi fiscali nazionali; (ii) le quote di mercato delle differenti imprese variano sensibilmente fra i diversi Stati membri; (iii) i prodotti a base di tabacco sono beni di consumo che vengono acquistati dai consumatori in prossimit‡ del centro delle loro attivit‡; (iv) il sistema di vendita allíingrosso si caratterizza da un sistema di monopolio di fatto di dimensione nazionale, il quale rende estremamente oneroso il ricorso a modalit‡ alternative di distribuzione; (v) le politiche commerciali e di marketing sono decise a livello nazionale, comíË dimostrato dal fatto che la penetrazione delle marche, la reputazione e líimmagine variano sensibilmente fra i vari Stati Membri. Tutti questi fattori sono generalmente indicativi di un mercato rilevante di dimensione nazionale e sono stati considerati come tali nella prassi decisionale della Commissione.
31.LíAGCM sostiene che líoperazione rischia di creare o rafforzare una posizione dominante nel mercato delle sigarette.
32.Nellíipotesi in cui si consideri líesistenza di un unico mercato, si rileva che líoperazione di concentrazione potrebbe, attraverso líeliminazione di un aggressivo concorrente, creare o rafforzare una posizione dominante collettiva fra líimpresa risultante dalla concentrazione e Philip Morris (di seguito PM). Si rileva
che nel corso dellíultimo anno BAT ha dimostrato di essere uno dei concorrenti pi˘ dinamici grazie ad uníaggressiva politica dei prezzi nel segmento dei prodotti di bassa fascia (si veda punto 18).
La richiesta dellíAGCM mette inoltre in evidenza numerosi altri fattori suscettibili di produrre un oligopolio collusivo, come ad esempio, le alte quote di mercato dei duopolisti ([80-90]%), la trasparenza del mercato per quanto concerne i prezzi, il fatto che si tratti di un mercato maturo, líassenza di innovazione tecnologica, la presenza di importanti vincoli strutturali (il contratto di produzione tra PM ed ETI, il monopolio della distribuzione detenuto da EtÏnera, impresa controllata da ETI), fattori che possono costituire meccanismi deterrenti e di punizione. LíAGCM ricorda inoltre che, nel passato, in questo settore si sono registrate pratiche anti-concorrenziali.
34.Se il mercato dovesse essere segmentato in base alle diverse fasce di prezzo, líAGCM ritiene che líoperazione possa creare o rafforzare la posizione dominante di ETI nel segmento dei prodotti di fascia bassa. Líimpresa risultante dallíoperazione di concentrazione deterrebbe in questo segmento una quota di mercato di quasi il [60-70]%, rinforzando la leadership di ETI derivante dalla notoriet‡ dei suoi marchi nel mercato italiano. Inoltre, líoperazione di concentrazione rimuover‡ la significativa pressione competitiva attualmente esercitata da BAT in questo segmento.
Le risultanze dellíindagine preliminare svolta dalla Commissione possono cosi essere riassunte.
36.Nel mercato delle sigarette líoperazione ridurr‡ il numero dei protagonisti da sei a cinque, attraverso líacquisizione del secondo operatore da parte del terzo. A seguito dellíoperazione, líimpresa risultante dalla concentrazione avr‡ una quota di mercato complessiva di circa il [30-40]%, posizionandosi cosÏ dietro il leader del mercato Philip Morris (PM) che detiene una quota del [50-60]%. La parte rimanente del mercato Ë suddivisa tra alcuni operatori di dimensioni pi˘ ridotte quali Japan Tobacco ([0-10]% del mercato, quasi interamente realizzato nella fascia di prezzo intermedia con il marchio Camel), Gallagher ([0-10]%) e Altadis ([0-10]%).
Tavola 1: Quote del mercato italiano di sigaretteMarket nel 2002 (volume)
Impresa
Segmenti
MercatoPremium Mid-price Low-price complessivo
Dimensione relativa dei100% [50-60]% [0-10]% [40-50]% segmenti
Philip Morris
[50-60]% [90-100]% [10-20]% [20-30]%
ETI
[20-30]%
-
[0-10]% [50-60]%
[0-10]% [0-10]% [0-10]% [0-10]%
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Impresa
Segmenti
MercatoPremium Mid-price Low-price complessivo
[30-40]% [0-10]% [0-10]% [60-70]%
BAT/ETI
Japan Tobacco
[0-10]% [0-10]% [60-70]% [0-10]%
Gallaher
[0-10]% [0-10]% [0-10]% [0-10]%
Altadis
[0-10]% [0-10]% [0-10]% [0-10]%
Imperial
[0-10]% [0-10]% [0-10]% [0-10]%
Mercato totale
100%
100%
100%
100%
(1) Fonte: Form CO - Nielsen data.
A seguito dellíoperazione di concentrazione le due imprese leader di mercato controlleranno una quota superiore allí[80-90]%, aumentando la concentrazione del mercato, gi‡ altamente concentrato. Tale incremento del livello di concentrazione risulta anche dalla non indifferente crescita dellíindice HHI, pari a 390 punti, e dal livello assoluto dello stesso indice HHI, pari a 4100 punti.
Prima della concentrazione
Dopo la concentrazione
Differenza
HHI
3698.25
4088.25
390
Se il mercato dovesse essere suddiviso in base ai diversi segmenti di prezzo, la concentrazione interesserebbe principalmente la fascia bassa di prezzo. In tale segmento ETI ha una posizione di leadership grazie a numerose e famose marche nazionali (le pi˘ conosciute tra queste sono MS e Sax), detenendo circa il [50-60]% del mercato. Líunica marca di BAT in tale fascia di prezzo Ë Pall Mall con una quota dellí[0-10]%. La quota congiunta di BAT ed ETI sarebbe dunque pari al [60-70]%, seguita da PM con una quota di circa il [20-30]%.
39.Come emerge dalla tabella successiva, líaumento della concentrazione in tale segmento di mercato sarebbe particolarmente significativo. Líincremento nellíindice HHI Ë di [800-1000] punti e líindice complessivo di concentrazione a seguito dellíoperazione Ë di circa [4800-5000] punti.
Prima della concentrazione
Dopo la concentrazione
Differenza
HHI
[3800-4000]
[4800-5000]
[800-1000]
40.Líattuale quota di mercato di BAT non riflette in maniera appropriata líimportante ruolo che tale impresa ha recentemente svolto nel mercato. Nel corso degli ultimi anni, BAT ha dimostrato di essere uno dei concorrenti pi˘ dinamici attraverso una strategia aggressiva di prezzo. Riducendo del 30% il prezzo delle Pall Mall e il conseguente riposizionamento di tale marca nella fascia bassa, BAT Ë stata la pi˘ efficace fra tutte le imprese di minori dimensioni, riuscendo ad aumentare significativamente la propria quota di mercato nella fascia bassa di prezzo. La
concentrazione in esame eliminer‡, dunque, la pressione concorrenziale che BAT ha esercitato sul mercato, in particolare nel segmento basso di prezzo.
41.In seguito allíoperazione di concentrazione BAT si sostituir‡ inoltre ad ETI in due relazioni contrattuali che legano questíultima a PM, pi˘ precisamente nel contratto grazie al quale ETI produce una significativa quantit‡ di sigarette con i marchi di PM, e nellíaccordo di distribuzione che assicura ad EtÌnera, societ‡ controllata da ETI, la distribuzione in Italia delle sigarette di PM, cosÏ come quelle degli altri produttori.
42.Per quanto concerne il contratto di produzione, gli accordi attualmente in vigore (il precedente accordo di licenza Ë stato sostituito da un accordo di fabbricazione notificato alla Commissione il 31 luglio 2002) prevedono che ETI produca ogni anno fino a 16 milioni di kg di sigarette da vendersi in Italia coi marchi Marlboro e Diana. Tale accordo copre circa il [20-30]% delle sigarette vendute da PM in Italia ñ il rimanente viene importato in Italia direttamente da PM ñ e circa il [40-50]% della produzione di ETI. Il contratto di produzione con PM corrisponde a circa il [0-10]% dei ricavi di ETI, assicurandole pertanto un consistente contributo finanziario. Il contratto di produzione costituisce inoltre una fonte di trasparenza nei rapporti fra le parti in quanto permette, sostanzialmente, una comune conoscenza dei costi di produzione fra PM ed ETI.
In modo analogo il contratto di distribuzione gestito da EtÌnera produce una parte importante delle entrate di ETI in quanto i due terzi del fatturato di EtÌnera sono generati dai prodotti di PM. La possibilit‡ di PM e, dunque, la credibile minaccia, di sciogliere il contratto di distribuzione e di creare una propria struttura distributiva puÚ seriamente minacciare la redditivit‡ di EtÌnera. Díaltra parte, questa stessa struttura distributiva assicura ad ETI/BAT un indubbio vantaggio competitivo ed una relazione verticale con i propri concorrenti. Al riguardo, va notato che il sistema di distribuzione Ë stato usato nel passato dal predecessore di ETI, líazienda del monopolio di stato AAMS, come uno strumento di chiusura e di discriminazione nel mercato. Nel 1988 la Commissione ha inflitto una sanzione di 6 milioni di euro a AAMS per abuso di posizione dominante nel mercato della distribuzione delle sigarette.
Le indagini della Commissione hanno inoltre evidenziato numerosi altri elementi che potrebbero condurre a un oligopolio collusivo. In primo luogo, il mercato Ë caratterizzato da una totale trasparenza in materia di prezzi. Inoltre, anche se le sigarette possono essere considerate come beni differenziati, in base alla corrente legislazione europea in materia di tabacco, la concorrenza nel mercato italiano si svolge principalmente attraverso il prezzo. Infatti, dato il divieto di pubblicizzare prodotti a base di tabacco, i produttori non possono aumentare le loro quote di mercato attraverso politiche di differenziazione dei prodotti o attraverso
5 Decisione della Commissione 36.010/F3 del 17 giugno 1998, in GUCE L 252, p. 47, poi confermata dal TPI nella sentenza T-139/98 del 22 novembre 2001, ECR 2001, p. II-3413.
líinnovazione (ad esempio, nuovi imballaggi, nuovi marchi, cambi di immagine, introduzione di nuovi prodotti e cosi via).
Il regime fiscale applicabile alle sigarette sembra poi indirettamente favorire la cooperazione tra i produttori. Infatti, la tassazione delle sigarette viene calcolata sulla base della cosiddetta Most Popular Price Class (MPPC), che Ë costituita dal livello di prezzo ove si hanno i maggiori volumi di vendita di sigarette, considerato dal governo come rappresentativo per determinare il livello dellíimposizione fiscale. In Italia, la MPPC Ë sempre stata individuata nella fascia bassa di prezzo, ed Ë attualmente determinata sulla base delle vendite di due marche, vale a dire MS (ETI) e Diana (un marchio PM, prodotto da ETI). Il comune interesse delle due imprese a mantenere la MPPC nella fascia bassa di prezzo puÚ fornire loro un incentivo a colludere nella determinazione dei prezzi. A tale proposito, esiste una storia di collusione tra ETI e PM finalizzata a limitare la concorrenza di prezzo (tramite una serie di aumenti paralleli dei prezzi) e a
6 In conseguenza di ciÚ, le tasse per tutte le sigarette appartenenti ai vari segmenti sono calcolate sulla base della MPPC.
7 Decisione de13 marzo 2003 dellíAGCM.
Effetti della concentrazione
46.In base alle considerazioni svolte in precedenza, la Commissione ritiene che la richiesta Italiana sia fondata e che esista la minaccia che la transazione possa creare o rafforzare una posizione dominante singola o collettiva per effetto della quale la concorrenza potrebbe essere significativamente ridotta nel mercato italiano delle sigarette.
47.Ove si consideri il mercato delle sigarette come un unico mercato, come indicato in precedenza, numerosi elementi inducono a ritenere che líoperazione in esame possa creare o rafforzare una posizione dominante collettiva tra líimpresa risultante dallíacquisizione e PM, come ad esempio, le alte quote di mercato dei possibili duopolisti ([80-90]%), la trasparenza del mercato in termini di prezzo e i significativi vincoli strutturali che possono agire da meccanismi deterrenti. Inoltre, vale la pena di sottolineare che ciascuna delle due imprese, quella risultante dallíoperazione e PM, sono rispettivamente leader di mercato nella fascia bassa di prezzo e nel segmento premium, e che tali fasce corrispondono a circa il [90-100]% del mercato (vedi supra tavola 1). Tale struttura di mercato puÚ anche contribuire al raggiungimento e alla sostenibilit‡ di un equilibrio collusivo, riducendo per entrambe le parti i rispettivi incentivi a competere in modo aggressivo negli altri segmenti di mercato.
48.Ove il mercato venga suddiviso in base alle diverse fasce di prezzo, líoperazione rischia di creare o rinforzare una posizione dominante nella fascia bassa di prezzo. Come gi‡ menzionato, in tale segmento líoperazione rinforza líindiscussa leadership di ETI attraverso un aumento considerevole della sua quota di mercato e líeliminazione del la pressione competitiva di BAT. Inoltre, in ragione delle
6 In conseguenza di ciÚ, le tasse per tutte le sigarette appartenenti ai vari segmenti sono calcolate sulla base della MPPC.
relazioni contrattuali con ETI, non Ë possibile attendersi che PM eserciti una significativa pressione competitiva sullíimpresa risultante dalla concentrazione.
49.La quota nel mercato italiano dei sigari detenuta da BAT nel 2002, in ragione del volume di vendita, Ë pari al [0-10]%, mentre ETI Ë leader del mercato con una quota del [30-40]%. Le imprese che partecipano alla concentrazione detengono quindi congiuntamente una quota di mercato pari al [40-50]% in volume e al [60-70]% in valore. I principali concorrenti detengono quote molto pi˘ ridotte: Dannemann il [20-30]% in volume e il [10-20]% in valore, Skandinavisk Tobakskompagni A/S ("STK") il [10-20]% in volume e il [0-10]% in valore, e Agio il [10-20]% in volume e il [0-10]% in valore.
Impresa
Volumi (milioni pezzi) Quote di mercato (%)
[Ö]
[0-10]%
ETI
[Ö]
[30-40]%
[Ö]
BAT/ETI
[40-50]% (vol) / [60-70]% (val)
Dannemann
[Ö]
[20-30]%
Agio
[Ö]
[10-20]%
STK (Wintermans and Nobel) [Ö]
[10-20]%
Imperial (Badische)
[Ö]
[0-10]%
Altri
[Ö]
[0-10]%
Mercato totale
258
100%
Fonte: Form CO (BAT dati per uso interno)
51.In base a tali considerazioni, líAGCM ritiene che la concentrazione possa determinare un pregiudizio alla concorrenza.
Nel mercato dei sigari, le imprese parti dellíoperazione di concentrazione raggiungono quote di mercato molto elevate, raggiungendo una posizione di assoluta leadership. Va inoltre tenuto presente che esiste un significativo vincolo strutturale tra líimpresa che risulterebbe dallíoperazione di concentrazione e uno dei suoi principali concorrenti, in conseguenza della quale potrebbero essere limitati gli incentivi di questíultima a competere. In base alle considerazioni svolte, la transazione minaccia di creare o rafforzare una posizione dominante in conseguenza della quale la concorrenza sarebbe significativamente ridotta nel mercato italiano dei sigari.
53.In ragione dei volumi di vendita, la quota di mercato congiunta delle imprese parti della concentrazione nel mercato del tabacco sfuso, se considerato come un unico mercato, sarebbe del [30-40]%, dietro allíimpresa leader del mercato, Imperial, con una quota del [40-50]%.
Se il tabacco da pipa dovesse essere considerato come un mercato separato, la quota di BAT/ETI sarebbe del [40-50]%, seguita da Imperial con il [20-30]%.
55.Se il tabacco RYO dovesse essere considerato come un mercato separato, Imperial deterebbe pi˘ della met‡ del mercato (con una quota superiore al [50-60]%) e la quota congiunta di BAT/ETI sarebbe pari al [20-30]%.
Percentuale su tutto il Mercato italiano BAT ETI tabacco congiunta
Tabacco sfuso
[Ö]%
[20-30]% [10-20]% [30-40]%
- Tabacco da pipa
[Ö]%
[10-20]% [20-30]% [40-50]%
- RYO
[Ö]%
[20-30]% [0-10]% [20-30]%
Fonte: Form CO (BAT dati per uso interno)
56.LíAGCM ritiene che la transazione meriti un ulteriore approfondimento per accertare se essa produca effetti negativi sulla concorrenza in tale mercato.
57.Sulla base dei primi accertamenti, e laddove il mercato venga considerato unitariamente, la transazione porterebbe ad un consistente aumento delle quote di mercato e permetterebbe alle parti di avvicinare il leader del mercato Imperial, riequilibrando la loro posizione complessiva nel mercato. Se il mercato dovesse essere diviso in due segmenti, nel tabacco da pipa ci sarebbe una sovrapposizione significativa, mentre nel RYO tale sovrapposizione sarebbe relativamente limitata, dato che ETI Ë un concorrente minore. Ad ogni modo, i due segmenti sarebbero caratterizzati dalla presenza di due protagonisti, ciascuno dominante in un segmento.
58.In base alle considerazioni svolte, la transazione rischia di creare o rafforzare una posizione dominante in conseguenza della quale la concorrenza sarebbe significativamente ridotta nei mercati italiani del tabacco da pipa e del tabacco RYO.
59.Per rimuovere i dubbi identificati dalla Commissione nel corso della sua indagine, la parte notificante ha proposto i seguenti impegni.
60.Per quanto concerne le sigarette, BAT si Ë impegnata a non rinnovare il contratto di fabbricazione con PM, che scadr‡ il 31.12.2005. BAT Ë inoltre disposta vendere a PM una delle proprie fabbriche, a condizione che tale cessione sia autorizzata dal governo italiano.
61.Nel settore della distribuzione, BAT ha confermato che intende onorare líesistente impegno contrattuale volto ad assicurare líindipendenza operativa di EtÌnera rispetto ad ETI.
[Ö].
63.La Commissione non considera tali impegni proporzionali nË sufficienti per rimuovere interamente i seri dubbi che la concentrazione solleva in questa fase dellíindagine.
64.I rimedi concernenti le sigarette appaiono troppo vaghi con riferimento ai termini della loro attuazione, nonchÈ incompleti al fine di rimuovere tutte le possibili preoccupazioni concorrenziali sopradescritte. [Ö] Inoltre, i legami strutturali che legano le parti della concentrazione al loro maggiore concorrente, PM, non sono recisi in modo immediato e diretto; a questo riguardo, gli impegni diventano operativi solo a partire dal 2006 e sono poi condizionati allíapprovazione di una parte terza, vale a dire dal consenso scritto del Governo italiano.
65.Gli impegni sulla distribuzione non vanno al di l‡ dellíimpegno giuridico di BAT a sostituirsi, a seguito della concentrazione, nel contratto e nelle altre obbligazioni gi‡ assunte da ETI. Tuttavia non prevedono alcunchÈ per rimuovere i vincoli contrattuali esistenti tra EtÌnera ed i circa 500 distributori che riforniscono i rivenditori al dettaglio. Tali vincoli attualmente impediscono alle altre imprese concorrenti di utilizzare tali distributori qualora decidessero di costituire una propria rete distributiva.
[Ö].
67.In considerazione di quanto detto in precedenza, la presente operazione minaccia di creare o rinforzare una posizione dominante singola o collettiva in conseguenza della quale la concorrenza sarebbe significativamente ridotta nei tre mercati del prodotto allíinterno dellíItalia. Questi mercati presentano tutte le caratteristiche di mercati distinti.
68.Da quanto visto in precedenza risulta che sussistano le condizioni per un rinvio ai sensi dellíarticolo 9(2)(a) del Regolamento Concentrazioni. La Commissione ritiene che data la dimensione del mercato coinvolto dalla transazione, líAutorit‡ Italiana della Concorrenza Ë meglio posizionata per effettuare uníindagine sul presente caso.
In base al contratto di vendita, nei primi tre anni, ogni cessione di ramo di azienda richiede líautorizzazione del governo italiano. Inoltre affinchÈ PM possa essere in grado di produrre sigarette nel detto impianto, il governo italiano dovrebbe modificare il testo della legge n∞ 907/1942 la quale assicura ad ETI il monopolio legale della fabbricazione di sigarette in Italia.
Pertanto la Commissione ha adottato la seguente decisione:
Líoperazione notificata riguardante líacquisizione del controllo esclusivo di dellíEnte Tabacchi Italiani S.p.A. da parte di British American Tobacco plc, Ë, per mezzo della presente decisione, ai sensi dellíarticolo 9(3)(b) del Regolamento Concentrazioni, rinviata alle autorit‡ competenti della Repubblica italiana per líapplicazione della normativa nazionale.
La Repubblica italiana Ë destinataria della presente decisione.
Bruxelles, 23.10.2003
Per la Commissione Firmato Fritz Bolkestein Membro de la Commissione
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