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Valentina R., lawyer
Il testo in lingua italiana Ë il solo disponibile e facente fede.
Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle comunit‡ europee L-2985 Luxembourg
Nella versione pubblicata di questa decisione sono state omesse alcune informazioni ai sensi dell'art. 17(2) del Regolamento del Consiglio (CEE) N. 4064/89 riguardante la non divulgazione di segreti professionali ed altre informazioni riservate. Le omissioni sono dunque cosi' evidenziate [...]. Laddove possibile, l'informazione omessa È stata sostituita dall'indicazione di una scala di valori o da una indicazione generale.
Alle parti notificanti
Oggetto: Caso n. COMP/M.2532 ñ FIAT/ITALENERGIA/MONTEDISON Notifica del 26/07/2001 ai sensi dell'articolo 4 del regolamento (CEE) n. 4064/89 del Consiglio
1.In data 26.7.2001 Ë pervenuta alla Commissione la notifica di un progetto di concentrazione in conformit‡ all'articolo 4 del regolamento (CEE) n. 4064/89 del Consiglio. Con tale operazione l'impresa Italenergia S.p.A. ("Italenergia"), appartenente al gruppo FIAT, acquisisce ai sensi dell'articolo 3, paragrafo 1, lettera b), del regolamento del Consiglio il controllo esclusivo dell'impresa Montedison S.p.A. ("Montedison") mediante líacquisto dei diritti di voto relativi al 52.09% del capitale ordinario della detta societ‡ e offerta pubblica di acquisto obbligatoria sul resto del capitale suddetto lanciata il 26.7.2001.
2.In data 02.08.2001 líAutorit‡ Garante della Concorrenza e del Mercato ha trasmesso alla Commissione copia del provvedimento relativo alla presente operazione adottato in data 01.08.2001 congiuntamente alle informazioni e gli esiti degli accertamenti svolti fino alla data dellíadozione del ìnon luogo a provvedereî.
3.In data 09.08.2001 líAutorit‡ per líenergia elettrica e il gas ha presentato alla Commissione le proprie osservazioni in merito alla detta operazione.
4.In seguito allíesame della notifica la Commissione Ë pervenuta alla conclusione che líoperazione in esame ricade nellíambito díapplicazione del regolamento del Consiglio (CEE) n. 4064/89 e non suscita seri dubbi riguardo alla sua compatibilit‡ con il mercato comune e líaccordo SEE.
1GU L 395 del 30.12.1989, pag. 1; rettifica: GU L 257 del 21.9.1990, pag. 13. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 1310/97 (GU L 180 del 9.7.1997, pag. 1; rettifica: GU L 40 del 13.2.1998, pag. 17).
Rue de la Loi 200, B-1049 Bruxelles/Wetstraat 200, B-1049 Brussel - Belgio Telefono: centralino 299.11.11 Telex: COMEU B 21877. Indirizzo telegrafico: COMEUR Bruxelles.
5.Il Gruppo Fiat Ë attivo prevalentemente nella produzione e nella vendita di automobili, di veicoli commerciali, di macchine per líagricoltura e per le costruzioni. Oltre ad essere presente nei mercati della produzione e la vendita di autovetture e veicoli commerciali, il Gruppo Fiat Ë attivo ñ attraverso FIAT Energia SpA ñ nel settore della generazione elettrica. In particolare, Fiat Energia possiede il 33% di Serene S.p.A., il 50% di Sogetel S.p.A. e il 50% di Ibiritermo Ltda. Serene possiede e gestisce cinque impianti di cogenerazione a ciclo combinato. Gli impianti di Serene hanno una capacit‡ complessiva pari a circa 400 MW. Sogetel possiede e gestisce un impianto di cogenerazione a ciclo combinato. Detto impianto ha una capacit‡ pari a circa 100 MW. Ibiritermo LTda nasce nel 1998 come consorzio tra Fiat Avio e Petrobras per la costruzione e la gestione di un impianto di generazione elettrica in Brasile. Una volta completato, líimpianto avr‡ una capacit‡ produttiva pari a circa 700 MW. Infine, Fiat Energia ha anche stipulato contratti preliminari per líacquisto di 27 siti industriali localizzati in Italia. Su detti siti Fiat Energia ha avviato líiter autorizzativo al fine di installare impianti di generazione elettrica con una capacit‡ complessiva potenziale pari a oltre 8.000 MW. Fiat Energia sta anche sviluppando sui tre siti polacchi, situati allíinterno degli impianti industriali di Fiat Auto Poland, dei progetti di centrali in ciclo combinato e cogenerazione, dove il vapore sar‡ ceduto agli stabilimenti e líenergia elettrica agli stabilimenti stessi e al distributore locale.
6.Italenergia SpA Ë uníimpresa veicolo costituita da Business Solutions SpA (ìBSî), appartenente al Gruppo FIAT, da ElectricitÈ de France (ìEDFî), da Intesa BCI SpA (ìIntesaî), da Nuova Holding San Paolo IMI SpA (ìSan Paoloî), da Banca di Roma SpA (ìBanca di Romaî) e da Carlo Tassara SpA (ìTassaraî) per acquisire il controllo esclusivo di Montedison. Originariamente, il 25 maggio 1994, la societ‡ era stata costituita in forma di societ‡ a responsabilit‡ limitata, con la denominazione di ìComunicazione Attiva S.r.l.î, successivamente modificata in ìAlimenta International S.r.l.î. Questa societ‡ era controllata al 100% da Alimenta S.p.A., a sua volta controllata al 100% da Fiat Engineering S.p.A., tutte societ‡ appartenenti al Gruppo Fiat. In data 29 giugno 2001, líassemblea straordinaria di Alimenta International S.r.l. ha deliberato un aumento di capitale da 30.000 a 100.000 euro, aumento sottoscritto da BS. In data 1 luglio 2001, uníaltra assemblea straordinaria di Alimenta International S.r.l. ha deliberato la variazione di denominazione in Italenergia, il trasferimento della sede sociale, la modifica della forma giuridica (da S.r.l. a S.p.A.) e líoggetto sociale. Questíultimo consiste nella partecipazione a societ‡ o enti che svolgano attivit‡, tra líaltro, nel settore dellíenergia elettrica. Attualmente Italenergia detiene il 52,09% di Montedison e il 100% del capitale sociale di Fiat Energia, la societ‡ nella quale il Gruppo Fiat ha raggruppato le sue attivit‡ nel settore dellíenergia.
7.Il Gruppo Montedison opera, tramite le imprese controllate, in una pluralit‡ di settori. In particolare, Montedison Ë attiva, nei settori agro-industriale (Cerestar, Ceresucre, Gruppo Cereol e Gruppo Provimi), energetico (Edison e Sondel), chimico (gruppi Ausimont e Antibioticos), dellíingegneria (gruppo Tecnimont), nel settore dellíacciaio e della lavorazione a freddo (ITLA Redaelli, TL, Falck Acciai, Cns), nel settore delle telecomunicazioni (EdisonTel), nel settore delle costruzioni navali (Intermarine) e nel settore del trattamento rifiuti e della produzione di energia da fonti rinnovabili (CMS).
8.Tra il 1 e il 2 luglio, Italenergia ha acquistato, a fronte di un prezzo pari a 3,22 euro per azione, il 52,09% del capitale ordinario di Montedison. In data 2 luglio si Ë tenuta
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9.líAssemblea straordinaria ed ordinaria di Italenergia, in occasione della quale Ë stato deliberato un aumento di capitale. Il capitale sociale di Italenergia risultava, in tale data, cosÏ ripartito: BS (38,9%), EDF (17,9%), Tassara (20%), San Paolo (7,7%), Intesa (5,9%) e Banca di Roma (9,4%).
10.Sempre il 2 luglio 2001 in conformit‡ allíart. 102 del D.lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998 venivano depositati presso la CONSOB i prospetti informativi delle offerte pubbliche di acquisto (ìOPAî) obbligatorie delle rimanenti azioni ordinarie di Montedison e delle azioni ordinarie della sua controllata Edison S.p.A. (ìEdisonî). Infatti, líacquisizione del possesso del 52,09% del capitale ordinario della societ‡ e del 47,54% del suo capitale sociale complessivo, ha fatto sorgere in capo ad Italenergia, ai sensi dellíart. 106 del D.lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998, líobbligo di promuovere due OPA aventi ad oggetto la restante parte del capitale sociale della stessa Montedison e la restante parte del capitale sociale di Edison della quale Montedison detiene attualmente il 61,33% del capitale della societ‡.
11.In pari data, Italenergia ha comunicato allíAutorit‡ Garante della Concorrenza e del Mercato líacquisizione del controllo di Montedison, attraverso líacquisizione diretta delle partecipazioni di alcuni dei suoi azionisti e líofferta pubblica di acquisto sopra menzionata. Líoperazione in oggetto cosÏ come comunicata allíAutorit‡ non risultava avere dimensione comunitaria ai sensi dellíarticolo 1 del Regolamento Concentrazioni. Non era infatti possibile rintracciare uno o pi˘ azionisti in grado di esercitare il controllo di Italenergia, alla luce dellíentit‡ delle partecipazioni detenute singolarmente da ciascuno di essi, delle disposizioni statutarie sulla nomina degli amministratori e sullíesercizio dei diritti di voto, e considerato che i suddetti azionisti non hanno stipulato patti parasociali per la gestione della stessa Italenergia. Pertanto, essendo il fatturato di questíultima pari a zero, non sussistevano i requisiti per attribuire la competenza circa la valutazione dellíoperazione in esame alla Commissione, ai sensi dei paragrafi 2 e 3 dellíart. 1 del Regolamento Concentrazioni. Nel frattempo, perÚ, dato che il fatturato di Montedison Ë di gran lunga superiore a 73 miliardi di lire risultava competente líAutorit‡ ai sensi dellíart. 16 della legge 10 ottobre 1990 n. 287.
11.Il 12 luglio 2001, líassemblea straordinaria di Italenergia deliberava di modificare la delibera di aumento del capitale sociale assunta in sede straordinaria dall'assemblea del 2 luglio 2001 stabilendo che il 16,35% del capitale complessivo di Italenergia riservato a EDF venga trasformato in azioni privilegiate. EDF risultava quindi titolare di un numero di azioni ordinarie pari a 1,67% del capitale complessivo e di un numero di azioni privilegiate pari a 16,35% del capitale complessivo. Dunque, ai sensi dello statuto, EDF poteva votare in modo pieno ed incondizionato nelle assemblee di Italenergia, in misura inferiore al 2% nelle assemblee ordinarie e del 18,03% nelle assemblee straordinarie.
12.In data 16 luglio 2001 si Ë data esecuzione alle predette delibere assembleari. I diritti di voto in Italenergia risultano quindi cosÏ ripartiti: Gruppo Fiat (46,17%), Tassara (23,92%), Banca di Roma (11,41%), San Paolo (9,34%), Intesa (7,16%) e EDF (2%).
13.In data 17 luglio 2001, la CONSOB autorizzava la pubblicazione dei documenti relativi alle offerte pubbliche di acquisto delle azioni di Montedison e Edison. Nella sua delibera, la CONSOB affermava esplicitamente che non esistono patti parasociali fra gli azionisti di Italenergia e che EDF non Ë in grado di esercitare uníinfluenza determinante sulla detta societ‡. La CONSOB confermava in particolare che: ìper quanto riguarda líapplicabilit‡ del Decreto Legge n. 192/2001, il diritto di voto della partecipazione di EDF in Italenergia nella misura superiore al 2 per cento deve considerarsi sospeso in seguito allíautorizzazione gi‡ rilasciata a Edison Gas S.p.A.,Öî
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14.Il 19 luglio 2001 il Consiglio di Amministrazione di Italenergia aderiva alle richieste della CONSOB, che prescriveva che EDF puÚ esercitare il diritto di voto relativo alla sua partecipazione in Italenergia solo per il 2% anche per le assemblee straordinarie.
15.Con lettera datata 20 luglio 2001 la Commissione comunicava al Gruppo FIAT ed ad Italenergia che, in seguito ai cambiamenti nei diritti di voto di EDF, il Gruppo Fiat detiene il controllo di Italenergia e, di conseguenza, di Montedison. In particolare, a seguito della limitazione del diritto di voto di EDF nellíassemblea ordinaria e straordinaria di Italenergia, il Gruppo Fiat attraverso BS e Fiat Avio Ë di gran lunga il pi˘ importante azionista di Italenergia ed Ë prossimo ad avere la maggioranza assoluta dei diritti di voto nella stessa societ‡ (46.17%). Nel contempo, Ë un partner industriale in grado di assicurarsi la leadership industriale di Italenergia e di controllarla. Infatti, le tre banche che partecipano al capitale sociale di Italenergia sono meri investitori finanziari e saranno propensi a seguire la strategia del Gruppo Fiat, che per ottenere la maggioranza dovr‡ solo assicurarsi il voto di una sola delle banche suddette. CiÚ Ë molto probabile considerato che il Gruppo Fiat esercita uníinfluenza significativa su Banca di Roma, in virt˘ della partecipazione nel capitale sociale della banca posseduta dalla sua controllata Toro Assicurazioni e del patto parasociale stipulato con Ente Cassa di Risparmio di Roma e ABN AMRO. In dette circostanze, la Commissione ritiene che Banca di Roma, che detiene lí11.41% dei diritti di voto, sar‡ particolarmente propensa a seguire Fiat nel momento dellíesercizio del diritto di voto in Italenergia.
16.In conclusione, Italenergia deve essere considerata uníimpresa veicolo e líacquisizione di controllo da parte del Gruppo Fiat sulla stessa Italenergia d‡ origine ad una concentrazione tra FIAT e Montedison avente dimensione comunitaria. La Commissione ha pertanto invitato le parti a procedere alla sua notifica ai sensi del regolamento n. 4064/89/CEE del Consiglio del 21 dicembre 1989 relativo al controllo delle operazioni di concentrazione tra imprese.
17.Pertanto, per effetto di detta operazione il Gruppo FIAT ha acquistato il controllo esclusivo di Montedison e di conseguenza di Edison. Líoperazione costituisce, dunque, una concentrazione ai sensi dellíarticolo 3, paragrafo 1 del regolamento sul controllo delle concentrazioni. La Commissione si riserva il diritto di riesaminare le proprie conclusioni concernenti il controllo di Italenergia nel caso in cui il Decreto Presidenziale n∞ 192/2001 non venga convertito in legge oppure venga dichiarato incompatibile con il diritto comunitario e di conseguenza si verifichino dei mutamenti nella struttura azionaria di Italenergia, nonchÈ nel caso in cui vengano alla luce patti parasociali fra gli azionisti di Italenergia.
18.Il fatturato totale realizzato dallíinsieme delle imprese interessate a livello mondiale Ë superiore a 5 miliardi di euro (Gruppo FIAT: 57.555 milioni di euro; Montedison: 14.092.253.000 euro). Il fatturato totale realizzato individualmente nella Comunit‡ da almeno due delle imprese interessate Ë superiore a 250 milioni di euro (Gruppo FIAT: 39.335 milioni di euro; Montedison: 9.366.403.000 euro) e le imprese interessate non realizzano oltre i due terzi del proprio fatturato totale nella Comunit‡ allíinterno di un solo e medesimo Stato membro. Líoperazione notificata costituisce, quindi, una concentrazione di dimensione comunitaria.
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IV. I MERCATI RILEVANTI
19.Il settore elettrico Ë líarea in cui si verifica nellíambito di Italenergia una sovrapposizione tra le attivit‡ precedentemente facenti capo al Gruppo Fiat e le attivit‡ di Montedison. Per quanto riguarda líattivit‡ di generazione, sia le societ‡ facenti capo a Fiat Energia sia Montedison sono attive in detto settore. Inoltre, Montedison Ë attiva nella fornitura di energia elettrica ai clienti idonei, mentre il Gruppo Fiat non svolge alcuna attivit‡ in tale mercato. Tuttavia, entrambi gli operatori sono attivamente presenti nel mercato per la fornitura di energia elettrica generata in base ad Accordi Quadro ed impianti CIP 6, la cui natura sar‡ meglio precisata nellíambito del capitolo sottostante dedicato alla descrizione del Quadro Normativo di Riferimento.
20.Nellíambito del settore dellíenergia elettrica, la Commissione ha individuato cinque distinti segmenti e, segnatamente: (i) la generazione, vale a dire la produzione di energia elettrica; (ii) la trasmissione, ovverosia il trasporto dellíenergia elettrica attraverso cavi ad alta tensione; (iii) la distribuzione, cioË il trasporto dellíenergia elettrica su cavi locali a bassa e media tensione, (iv) la fornitura, ovverosia la consegna dellíenergia elettrica al consumatore finale e (v) il trading, vale a dire líacquisto per la rivendita di energia elettrica.
21.Allíinterno del segmento della fornitura di energia elettrica, la Commissione ha individuato come distinti mercati rilevanti del prodotto il mercato della fornitura a clienti ìliberiî ed il mercato della fornitura a clienti ìvincolatiî. CosÏ, nelle decisioni EdF/London Electricity, EdF/Louis Dreyfus ed EdF/South Western Electricity, la Commissione ha distinto tra il mercato della fornitura a soggetti il cui consumo di energia (100 kWh annui) li rendeva idonei ad approvvigionarsi sul mercato ìliberoî e gli altri utenti che, in ragione dei loro consumi inferiori, erano serviti obbligatoriamente dallíimpresa pubblica locale fornitrice di elettricit‡. La Commissione ha confermato questo approccio nella recente decisione Electrabel/Epon.
22.Il mercato dellíelettricit‡ in Europa sta attraversando un periodo di transizione in seguito allíadozione della direttiva 96/92/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 dicembre 1996 sulla liberalizzazione dellíenergia elettrica (ìDirettiva 96/92/CEî).
23.La Direttiva 96/92/CE Ë stata recepita nellíordinamento giuridico italiano con il decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79 (ìDecreto Bersaniî). In sintesi, il Decreto Bersani ha aperto alla concorrenza le attivit‡ di generazione e di fornitura di energia elettrica a talune categorie di consumatori, definiti ìclienti idoneiî, mentre le attivit‡ di trasmissione sulla rete nazionale e di distribuzione sono rimaste in regime di esclusiva. In particolare, i distributori sono i soggetti i quali trasportano líenergia sulle proprie reti a media e bassa tensione e hanno líobbligo di connettervi tutti i consumatori finali che ne facciano richiesta. Inoltre, il Decreto Bersani ha disposto la creazione di una borsa dellíenergia elettrica (la ìBorsa dellíenergiaî) nella quale i generatori italiani ed esteri offriranno líenergia prodotta ad i soggetti aventi titolo a partecipare alle negoziazioni. La Borsa dellíenergia opera sotto la vigilanza del Gestore del Mercato, societ‡ per azioni il cui capitale Ë detenuto interamente dal Gestore della Rete (il ìGRTNî), líorganismo incaricato dellíattivit‡ di trasmissione.
25.I requisiti per la qualifica di ìcliente idoneoî sono stabiliti nellíarticolo 14 del Decreto Bersani. Le soglie per líaccesso al mercato libero da parte dei clienti ìidoneiî sono fissate a consumi annui (riferiti all'anno precedente e relativi a un unico punto di misura) di 30 milioni di kWh per il 1999, 20 milioni di kWh dal 1 gennaio del 2000 e 9 milioni di kWh dal 1 gennaio del 2002 (cd ìsoggetti monositoî). Sono inoltre ammessi al mercato libero i distributori e i grossisti limitatamente all'energia destinata a clienti idonei connessi alla propria rete e con cui abbiano stipulato contratti di vendita. Sono altresÏ ammessi le imprese o gruppi di imprese, i consorzi e le societ‡ consortili con soglie di consumo globale analoghe e soglie di consumo individuale della dimensione minima di 2 milioni di kWh annui dal 1999 e 1 milione di kWh dal 2000 con centri di consumo nel medesimo comune o in comuni contigui (cd. ìsoggetti aggregatiî). La contiguit‡ non Ë un requisito necessario quando i centri di consumo sono ubicati in aree individuate da specifici atti di programmazione regionale.
26.A partire dal 1 gennaio 2002, hanno altresÏ diritto alla qualifica di clienti idonei i clienti finali i cui consumi siano risultati, nellíanno precedente, superiori a 1 milione di kWh in ciascun punto di misura considerato e superiore a 40 milioni di kWh come somma dei suddetti punti di misura. Queste soglie di idoneit‡ hanno subito una ulteriore riduzione dopo l'entrata in
5 La Direttiva 96/92/CE prevede uníapertura graduale del mercato dellíenergia elettrica in tre stadi successivi, il primo a partire dal 19 febbraio 1999, il secondo dal 19 febbraio 2000, ed il terzo dal 19 febbraio 2003. Ogni Stato Membro deve provvedere allíapertura del proprio mercato nazionale almeno per la parte minima indicata nella direttiva. Tuttavia, gli Stati membri hanno anche facolt‡ di prevedere uníapertura maggiore ed anche di aprire completamente il mercato. Líapertura minima del mercato per il primo stadio Ë calcolata sulla base della quota del consumo totale che Ë prelevata dagli utenti finali con un consumo che superi i 40 milioni di kWh, vale a dire circa il 26.48% di ogni mercato nazionale. Il secondo stadio prevede che il limite sia abbassato a 20 milioni di kWh. CiÚ comporta un incremento dellíapertura del mercato fino a circa il 28%. Infine, nel terzo stadio, il limite Ë abbassato a 9 milioni di kWh, vale a dire a circa il 33% del mercato. Gli Stati Membri definiscono i clienti idonei a partecipare allíapertura dei mercati. Tuttavia, consumatori finali molto importanti, cioË con un consumo superiore a 100 milioni di kWh, ed i distributori responsabili per il volume dellíelettricit‡ consumata attraverso la gestione delle reti di distribuzione devono essere inclusi nella definizione di clienti idonei. I criteri per la definizione dei clienti idonei dovranno essere pubblicati da ciascuno Stato Membro entro il 31 gennaio di ogni anno nella Gazzetta Ufficiale delle Comunit‡ Europee.
6.Il riconoscimento di idoneit‡ avviene per autocertificazione di possesso dei requisiti richiesti presso líAEEG ai sensi della delibera del 30 giugno 1999, n. 91/99, come modificata dalla delibera del 22 marzo 2001, n. 66.
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27.A partire dal 1 gennaio 2002, hanno altresÏ diritto alla qualifica di clienti idonei i clienti finali i cui consumi siano risultati, nellíanno precedente, superiori a 1 milione di kWh in ciascun punto di misura considerato e superiore a 40 milioni di kWh come somma dei suddetti punti di misura. Queste soglie di idoneit‡ hanno subito una ulteriore riduzione dopo l'entrata in vigore della legge 5 marzo 2001, n. 57 recante Disposizioni in materia di apertura e regolazione dei mercati (la ìLegge 57î), che stabilisce l'abbassamento della soglia di idoneit‡ ad un livello di consumo pari a 0,1 GWh (100.000 kWh) annui, a partire da novanta giorni dopo la cessione definitiva da parte di ENEL di 15.000 MW di capacit‡ di generazione, prevista dall'articolo 8 del Decreto Legislativo n. 79/99. Si determiner‡ cosÏ un'estensione del mercato libero pari al 60% circa della domanda totale.
28.Per effetto delle disposizioni appena accennate, sono pertanto chiaramente individuabili due mercati distinti allíinterno del segmento della fornitura e, segnatamente, un mercato vincolato ed uno libero.
29.Il mercato vincolato riguarda la fornitura a tutti i clienti domestici ed altri utenti che presentano consumi inferiori alle soglie di cui sopra e che non possono stipulare contratti di fornitura direttamente con i produttori nazionali ed esteri e a tutti gli altri consumatori finali di energia che, benchÈ in possesso dei requisiti per essere qualificati ìclienti idoneiî, non hanno optato per tale possibilit‡. Agli operatori elettrici ñ quali ad esempio Edison SpA, Energia SpA o Lumenenergia Scrl ñ non Ë consentito di operare sul mercato vincolato, in quanto la domanda espressa dai clienti vincolati Ë soddisfatta in esclusiva, per espressa disposizione dellíarticolo 4 del Decreto Bersani, dai distributori, titolari della concessione nella loro area di utenza. Ai sensi del Decreto Bersani, detti distributori a loro volta si approvvigioneranno dallíAcquirente Unico. Si Ë in tal modo inteso stabilire condizioni volte a garantire che la fornitura ai clienti vincolati venga effettuata in condizioni di continuit‡ e di sicurezza.
Il mercato libero riguarda la fornitura ai clienti idonei, vale a dire a quei consumatori che, come precedentemente indicato, avendo consumi superiori a determinate soglie, hanno la facolt‡ di stipulare direttamente contratti di fornitura, non soggetti a tariffa, con produttori, distributori o grossisti, nazionali o esteri, per la copertura dei propri consumi.
30.Il Decreto Bersani istituisce un Gestore della rete di trasmissione nazionale, il quale ha il compito di gestire la rete di trasmissione nazionale. Ai sensi dellíarticolo 3, comma 12, del Decreto Bersani ed in base a quanto predisposto dal Decreto del Ministero dellíIndustria 21.11.2000, a partire dal 1 gennaio 2001 il GRTN Ë subentrato ad ENEL nelle convenzioni stipulate tra questíultima ed i produttori che utilizzano impianti creati in ottemperanza agli
7 Il decreto in questione prevede che le imprese distributrici operanti al momento della sua data di entrata in vigore continuino a svolgere il servizio di distribuzione sulla base di concessioni di durata trentennale rilasciate entro il 31.03.2001 dal Ministero dellíindustria, del commercio e dellíartigianato. Si noti inoltre che al fine di razionalizzare la distribuzione dellíenergia elettrica, il decreto prevede che sia rilasciata una sola concessione di distribuzione per ambito comunale. I distributori individuati dal Decreto Bersani sono dunque líENEL e le varie imprese municipalizzate.
8.Líarticolo 4 del Decreto Bersani prevede che, entro sei mesi della data di entrata in vigore del Decreto, il GRTN costituisca una societ‡ per azioni denominata Acquirente Unico. Tale societ‡ avr‡ il compito di garantire ai clienti vincolati la disponibilit‡ della capacit‡ produttiva di energia elettrica necessaria e la fornitura di energia elettrica in condizioni di continuit‡, sicurezza ed efficienza del servizio. Nelle more dellí attuazione di tale disposizione, la fornitura di energia ai clienti vincolati Ë garantita da ENEL.
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Accordi Quadro della legge 9/1991 ed alla delibera CIP del 29 Aprile 1992 n∞ 6 (ìImpianti CIP 6î). Gli impianti CIP 6 sono impianti che beneficiano di una incentivazione legata alla loro tipologia, in quanto alimentati da fonti rinnovabili.
31.Con riferimento allíenergia prodotta da Impianti CIP 6 vale precisare quanto segue. Prima dellíentrata in vigore del Decreto Bersani, líenergia necessaria a rifornire gli utenti era prodotta da ENEL ovvero acquistata da questíultima in forza degli accordi quadro obbligatori stipulati con terzi produttori di energia in data precedente al 1991 (di seguito gli "Accordi Quadro"), in base allíarticolo 22, comma 3, della legge n. 9/1991 ed alla citata delibera del CIP del 29 aprile 1992, n. 6. Il Decreto Bersani, nel trasferire le funzioni di fornitura di energia elettrica nel mercato vincolato allíAcquirente Unico, ha trasferito altresÏ al GRTN la titolarit‡ dei diritti derivanti ad ENEL dai citati Accordi Quadro e disposizioni normative e regolamentari. In tale ambito, i sottoscrittori degli Accordi Quadro nonchÈ i titolari di Impianti CIP 6 sono obbligati a cedere líenergia da essi prodotta al GRTN. Questíultimo a sua volta vende líenergia cosÏ acquisita ai clienti idonei sulla base di procedure concorsuali disciplinate dal Decreto Ministeriale 21 novembre 2000 e dalla delibera 20 dicembre 2000, n. 223 dellíAEEG.
32.Una rilevante frazione della produzione elettrica di Montedison e del Gruppo Fiat Ë destinata al GRTN e pertanto non puÚ essere messa dalle parti direttamente a disposizione dei clienti idonei. In particolare, Edison e Sondel, societ‡ controllate da Montedison, hanno sottoscritto gli Accordi Quadro e sono titolari di Impianti CIP 6.
In base al quadro normativo sopradescritto si puÚ concludere che il mercato per la fornitura di energia elettrica generata attraverso impianti CIP 6 costituisce un distinto mercato del prodotto. In tale mercato, dal lato dellíofferta, vi sono un certo numero di imprese in concorrenza tra loro (ENEL, EDISON-SONDEL, ENI, FIAT ed altri); mentre, dal lato della domanda, vi Ë ex lege un unico acquirente, che compra la detta energia elettrica a prezzi amministrati.
Con specifico riferimento alla dimensione geografica, nei casi sottoposti sinora al suo vaglio, la Commissione ha ritenuto che, sebbene il processo di liberalizzazione in atto abbia aperto la strada alla creazione di un mercato di dimensioni comunitarie, il settore della fornitura di energia elettrica sia tuttora di dimensione nazionale.
35.Il mercato della fornitura di energia elettrica ai clienti ìidoneiî risulta avere tutte le caratteristiche di un mercato nazionale, nonostante la progressiva liberalizzazione del settore elettrico. Vi sono innanzitutto limitazioni tecniche per quanto riguarda la capacit‡ di interconnessione tra la rete elettrica nazionale e quella internazionale. Inoltre, la quota di interscambi di energia elettrica tra líItalia e il resto degli Stati Membri Ë particolarmente modesta. Nel 2000, la quota degli scambi transfrontalieri sul totale dell'elettricit‡ consumata in Italia Ë stata pari a circa il 15% del totale dei consumi nazionali ed inoltre circa la met‡ della capacit‡ di interconnessione con le reti estere Ë impegnata da contratti di lunga durata stipulati da ENEL. La struttura dei prezzi sul mercato italiano Ë sostanzialmente differente da
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quella degli altri Stai membri, essendo il livello di detti prezzi notevolmente superiore a quello degli altri Stati membri. La legge che regola il settore dellíelettricit‡ in Italia (Decreto Legislativo n. 79/99) e dunque anche il mercato per la fornitura di energia elettrica ai clienti idonei differisce in maniera sostanziale dalle altre regolamentazioni europee.
La Dimensione Nazionale Del Mercato Per La Fornitura Di Energia Elettrica Generata Attraverso Impianti CIP6
36.Il mercato della fornitura di energia elettrica generata attraverso impianti CIP 6 presenta una dimensione geografica nazionale. Si tratta infatti di un mercato che, in quanto creato dal Decreto Bersani, esiste soltanto in Italia. In detto mercato operano, dal lato dellíofferta, uníinsieme di imprese produttrici che utilizzano impianti, localizzati in Italia, che producono energia da fonti rinnovabili. Mentre, dal lato della domanda, vi Ë un unico attore che Ë il GRTN.
V. ANALISI E VALUTAZIONE
37.Si sottolinea che per valutare líimpatto concorrenziale dellíoperazione in questione sono considerate esclusivamente le imprese appartenenti al gruppo FIAT nonchÈ quelle facenti capo a Montedison, poichÈ, alla luce delle informazioni pervenute alla Commissione e dalle risultanze della presente inchiesta di mercato, i rimanenti azionisti di Italenergia non dispongono, allo stato attuale, di alcun diritto di controllo ai sensi della vigente normativa comunitaria in materia di concorrenza. Pertanto, non si terr‡ conto del ruolo di questi ultimi nel settore della generazione di energia elettrica in Italia.
38.Stante quanto sopra, resta inteso che, laddove si verificasse un cambiamento nella struttura di controllo di Italenergia, líimpresa o le imprese, che venissero ad acquisire il controllo ai sensi della vigente normativa comunitaria, avranno líobbligo di notificare nuovamente la detta operazione secondo le normali modalit‡ presso líAutorit‡ Antitrust che risultasse competente nel caso di specie. A solo titolo esemplificativo, si precisa che tale situazione potrebbe verificarsi nella fattispecie in cui, a seguito della mancata conversione in legge del Decreto Presidenziale No 192/2001 o della sua abolizione per incompatibilit‡ con il diritto comunitario, EDF acquisisse diritti nei riguardi di Italenergia tali da garantire allíimpresa francese un controllo, anche di fatto, su di essa. Pertanto, qualora EDF acquisisse il controllo congiunto di Italenergia, la Commissione proceder‡ ad una nuova analisi dellíimpatto concorrenziale della presente operazione. Tutto ciÚ premesso, si procede allíanalisi concorrenziale come segue.
39.Il settore interessato dallíoperazione in esame Ë quello dellíenergia elettrica poichÈ in Italenergia saranno integrate le attivit‡ relative a tale settore di FIAT Energia e di Montedison. In particolare, il solo settore ove entrambi FIAT Energia e Montedison svolgono la propria attivit‡ Ë quello della generazione di energia elettrica. Pertanto, premessi brevi cenni generali sullíattuale offerta di generazione di energia elettrica in Italia, risulta necessario valutare líimpatto concorrenziale della presente operazione nel mercato della fornitura rispettivamente ai clienti idonei ed al GRTN, ipotesi questíultima imposta ex lege qualora líenergia in questione venga generata attraverso impianti ammessi a partecipare agli incentivi predisposti dalla delibera CIP 6 ovvero si tratti di contratti gi‡ previsti dagli Accordi Quadro.
40.Le stime e le tabelle che seguono rappresentano il consumo di energia elettrica in Italia nel 2000 (Tabella 1) con riferimento alle singole quote percentuali dei maggiori produttori (Tabella 2). Tale domanda Ë stata pari a 297,7 TWh, con una crescita del 4,1 % rispetto al 1999. Detta crescita rispecchia sia un aumento nella produzione netta nazionale che un maggior flusso di energia importata dallíestero.
Tabella 1
Energia elettrica generata ed immessa in rete in Italia (in milioni di kWh)
1998 1999 2000
Totale produzione lorda
259.786 265.657 275.881
Energia destinata ai servizi della produzione 12.843 12.920 13.455
Totale produzione netta
246.943 252.737 262.426
Totale importazione
41.633 42.538 44.831
Totale immesso in rete
279.317 285.844 297.706
Fonte: Relazione Annuale AEEG
41.Come chiaramente evidenziato dalla Tabella 2, allo stato attuale, ENEL continua a detenere una quota a livello nazionale superiore al 70%, pertanto risulta essere ancora líoperatore dominante del settore della generazione di energia elettrica in Italia.
42.Líenergia elettrica generata dal Gruppo FIAT e da Montedison nello stesso anno ha invece rappresentato una percentuale pari, rispettivamente, a circa lí[1-5]% ed il 10% dellíenergia elettrica complessivamente prodotta in Italia. Ne consegue che, pur essendo entrambi presenti nel detto settore, la quota complessiva di energia elettrica da attribuirsi nel 2000 a FIAT e Montedison, pari a circa lí[11-15]% del mercato italiano, non È tale da destare alcun dubbio circa la neutralit‡ dellíoperazione sotto i profili concorrenziali.
Tabella 2
Quote di mercato - generazione di energia elettrica in Italia (in milioni di kWh)
1999
2000
Societ‡
(milioni di kWh) % (milioni di kWh) %
77,4
ENEL
178.813
70,8%
182.527
(di cui 7.575 prodotti(Quota dalla quale da Elettrogen che Ëdeve essere detratta stata acquistata dalla percentualedi consorzio di cui faElettrogen che Ë pari al 3,2%)
Montedison*
[24000-28000] [8-12]%
23.519
10%
Gruppo Fiat**
[1000-5000] [1-5]% [1000-5000]
[1-5]%
Totale Altri
43.553
17.3
26.417
11,2
DiAEM Milano cui ASM Brescia
3.163
1,3%
n.d.
n.d.
ACEA Roma
1.209
0,5%
Fonte: Relazione Annuale AEEG
43.La valutazione che segue, nonchÈ la Tabella 3, tengono conto di coloro che, previa dichiarazione allíuopo sottoposta allíattenzione dellíAutorit‡ per líEnergia Elettrica e il Gas, si siano qualificati come ìclienti idoneiî ed abbiano conseguentemente esercitato il diritto di acquisto di energia elettrica direttamente dai distributori e grossisti, senza tenere conto dei clienti potenzialmente idonei. In particolare, nel 2000 le vendite al mercato libero sono state pari a circa 51,2 TWh (al netto degli autoconsumi), pari al 18% circa del totale dei consumi. Tali 51,2 TWh provengono rispettivamente 27,7 TWh dalla produzione nazionale mentre 23,5TWh provengono dalle importazioni.
44.Rinviando a quanto indicato al paragrafo 26, entrambi il Gruppo FIAT e Montedison sono esclusi ex lege dalla possibilit‡ di svolgere alcuna attivit‡ nellíambito del mercato della fornitura ai clienti vincolati. Inoltre, malgrado il fatto che il Gruppo FIAT concretamente generi una quota minima, ma pur sempre esistente, di energia elettrica, non opera tuttavia nel mercato della fornitura ai clienti idonei. Infatti, il Gruppo Fiat non Ë presente su tale mercato avendo ceduto líintera produzione, esclusa la quota destinata allíautoconsumo, al GRTN.
Vendite sul mercato libero per operatore nel 2000 incluse importazioni al netto dellíautoconsumo
Operatore di mercato
Energia vendutaQuote di mercato (GWh) %
20.761 40,5
ENEL Trade S.p.A.
Edison Energia S.p.A.
8.109
15,8
Lumenergia scrl
3.964
7,7
Electraitalia S.p.A.
2.020
3,9
ASM Energia e Ambiente S.p.A.
1.764
3,4
Dalmine Energie S.r.l.
1.485
2,9
Energia S.p.A.
1.369
2,7
Altre imprese
4.026
7,9
Totale vendite intermediate da operatori
43.498
85,0
Vendite non intermediate da operatori
7.702
15,0
Totale vendite al mercato libero
51.200
100,0
Fonte: Relazione Annuale AEEG
45.Come evidenziato dalla Tabella 3, nel 2000 líoperatore che ha fornito la maggior quantit‡ di energia elettrica ai clienti idonei Ë stato ENEL Trade S.p.A., la cui quota percentuale Ë pari a 40,5% del mercato totale. Il secondo operatore attivo nella fornitura ai clienti idonei Ë Edison Energia S.p.A. che, appartenente al Gruppo Montedison, vanta una quota di 15,8%. I rimanenti operatori, ad eccezione di LumEnergia S.p.A. che detiene una quota pari a 7,7%, non raggiungono la quota del 4%. Pertanto, la societ‡ appartenente al Gruppo ENEL, in linea con quanto recentemente affermato dallíAutorit‡ nel provvedimento ENEL ñ France 9Telecom / New Wind , tuttora detiene una posizione dominante nel mercato qui analizzato. In particolare, líAutorit‡ ha considerato che il parco di generazione di ENEL Ë costituito per la maggior parte da impianti che, per le loro caratteristiche tecnologiche, consentono ad ENEL di determinare il prezzo all'ingrosso dell'energia elettrica, soprattutto nelle ore di picco della domanda, quando il prezzo Ë pi˘ elevato.
Provvedimento n. 9268 del 28 febbraio 2001, cit.
46.La posizione di Edison Energia S.p.A., quale concorrente pi˘ prossimo ad ENEL Trade S.p.A., non viene rafforzata in conseguenza dellíoperazione in questione poichÈ il Gruppo FIAT non opera nella fornitura di energia elettrica al mercato libero italiano. Pertanto, ai fini della presente inchiesta di mercato non sussistono dubbi circa la neutralit‡ dellíoperazione in questione nellíambito della fornitura di energia elettrica al mercato libero italiano.
C. Il Mercato Per La Fornitura Di Energia Elettrica Generata Attraverso Impianti CIP6
47.Con particolare riferimento alle attivit‡ di Montedison e del Gruppo Fiat cedute a Italenergia, occorre osservare che líenergia da esse prodotta viene in larga misura destinata al GRTN secondo quanto previsto dal Decreto Bersani. La tabella che segue illustra in dettaglio la quantit‡ di energia prodotta e destinata al GRTN o allíautoconsumo.
Tabella 4
Energia prodotta dalle Parti e destinata allíautoconsumo o al GRTN
Societ‡
Energia Autoproduzione (TWh)
Energia al GRTN (eccedentaria) (TWh)
Energia al GRTN (CIP 6) (TWh)
Serene
0
0
[1-5]
Sogetel
0
0
[1-5]
[1-5]
0
0
Edison (riconciliazione con il GRTN (Twh) 0,4)
[1-5]
[1-5]
[8-13]
Sondel
[5-10] (ceduti allíENEL/GRTN (incluso CIP6)
Fonte: Italenergia
48.Come illustrato ampiamente supra, ai sensi dellíarticolo 3 comma 12 del Decreto Bersani, líenergia prodotta da fonti rinnovabili da impianti che hanno beneficiato del programma di incentivazione previsto dalla delibera del Comitato Interministeriale Prezzi (ìCIPî) del 29 aprile 1992, n. 6 (gli ìImpianti CIP6î) viene ceduta obbligatoriamente al GRTN. Pertanto, solo una quota dellíenergia complessivamente prodotta dalle parti puÚ essere messa a disposizione del mercato libero.
49.Nella tabella che segue vengono riportate le quote di mercato detenute nellíanno 2000 dalle varie imprese produttrici di energia elettrica attraverso impianti CIP 6.
Tabella 5
Produzione di energia elettrica attraverso impianti CIP 6 nel 2000
Societ‡ ENEL EDISON SONDAL FIAT Quota di Mercato Congiunta (Edison + Sondel + Fiat) ENI ALTRI TOTALE
Produzione GWh 8.813 12.433 3.704 4.702 20.839
Quote di mercato 18% 25% 7.5% 9.5% 42%
3.539 16.224 49.415
7% 33% 100%
Fonte: GRTN
50.La tabella illustra come il nuovo gruppo Montedison/FIAT verr‡ a detenere una quota di mercato pari al 42% del mercato per la fornitura di energia elettrica generata attraverso impianti CIP 6. Tuttavia, detta posizione di mercato non puÚ tradursi in una posizione dominate delle Parti per tre motivi. In primo luogo, i prezzi ai quali líenergia elettrica prodotta attraverso impianti CIP 6 sono regolamentati e dunque il nuovo gruppo non avr‡ pieno controllo sui prezzi dellíenergia ceduta. In particolare, ai sensi dellíarticolo 9, comma 12 del Decreto Bersani, detti prezzi saranno determinati in base a convenzioni stabilite dal GRTN, previa autorizzazione del Ministro dellíIndustria, del Commercio e dellíArtigianato e sentita líAutorit‡ per líEnergia Elettrica ed il Gas, in funzione del criterio del costo evitato e per una durata complessiva di otto anni. In secondo luogo, tutta líenergia elettrica prodotta attraverso impianti CIP 6 deve essere ceduta ex lege al GRTN, che Ë líunico acquirente attivo in detto mercato. Infine, esiste in Italia un numero rilevante di operatori che producono energia elettrica attraverso impianti CIP 6.
V. CONCLUSIONI
51.In conseguenza, la Commissione ha deciso di non opporsi allíoperazione notificata e di dichiararla compatibile con il mercato comune e líaccordo SEA. La presente decisione Ë adottata ai sensi dellíarticolo 6(1)(b) del Regolamento del Consiglio (CEE) n. 4064/89.
Per la Commissione, Viviane REDING Membro della Commissione
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